Crisi, Mattarella accelera Prende quota Gentiloni, in corsa anche Padoan
Consultazioni, oggi al Colle Pd, Fi e M5S l’incarico domani o al massimo lunedì
Il presidente Mattarella accelera sulla soluzione della crisi, puntando a conferire l’incarico domani o al massimo lunedì. Oggi l’ultimo round di consultazioni con Pd, Fi e M5S. La prima opzio- ne di Renzi, che la delegazione Dem proporrà oggi al Colle è un governo Gentiloni, con l’obiettivo di votare al massimo entro giugno. Ma resta forte anche il nome di Padoan.
L’accelerazione che potrebbe portare, tra domani e lunedì, Paolo Gentiloni verso Palazzo Chigi, indica che sta prendendo forma quello che è stato definito un «governo di scopo». In sostanza un governo a tempo, quello che serve per dotare il Paese di una legge elettorale, sufficientemente omogenea tra Camera e Senato, per andare rapidamente al voto, e allo stesso tempo mettere in sicurezza il sistema bancario.
Un Governo che, proprio per la sua breve durata, dovrebbe mantenere invariata la guida dei principali dicasteri. Certamente quello dell’Economia di Pier Carlo Padoan. Un nome che continua peraltro a essere in corsa anche per la presidenza del Consiglio. Almeno così raccontano i rumors dei vari Palazzi della politica e delle istituzioni. Così come si continua a parlare di un possibile Renzi bis, un’ipotesi questa che però i renziani bollano come impraticabile nonostante il pressing di altri settori del Pd.
Ma questa partita, in cui ogni indicazione può rivelarsi un depistaggio interessato, è strettamente legata alle prospettive che il nuovo esecutivo aprirà. Le chance in crescita su Gentiloni lasciano intendere che ormai gran parte del Pd, e non più solo Renzi, si sia rassegnato ad andare al voto in tempi rapidi. Si parla già della prima metà di maggio, in modo che a rappresentare l’Italia al G7, in programma per la fine di quel mese, sia un governo forte dell’investitura popolare. Se davvero questa è la prospettiva, vorrebbe dire che tra fine febbraio e primi di marzo, il Capo dello Stato scioglierà le Camere per riportare gli italiani alle urne. Proprio per questa breve durata, l’eventuale governo Gentiloni sarà composto da gran parte dei ministri dell’attuale esecutivo Renzi. Non solo Padoan, ma anche il leader di Ncd Alfano agli Interni e i dem Delrio, Orlando e Franceschini rispettivamente alle Infrastrutture, alla Giustizia e alla Cultura. Chi invece quasi certamente non ne farà parte sarà Maria Elena Boschi, visto che il referendum ha bocciato la riforma che porta il suo nome. In forse an-
SENZA VERDINIANI I democratici escludono un allargamento della maggioranza di governo ai verdiniani di Ala
che Poletti al Lavoro, ma solo per problemi di salute. Anche in questo caso, però, ragioni di continuità nell’azione del governo sulle politiche per l’occupazione avvalorano l’ipotesi che e al posto di Poletti al ministero del Lavoro arriverà l’attuale sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Tommaso Nanicini. E la continuità sarà confermata anche dal perimetro dell’attuale maggioranza. Dal Pd (ma anche dall’area centrista) si esclude infatti un allargamento ad Ala, il gruppo parlamentare che ha in Denis Verdini il leader.
Al contrario, è assai probabile che, qualora ci trovassimo di fronte a un premier con una squadra di governo profondamente rinnovata, la fine anticipata della legislatura è destinata a diventare sempre più lontana.