Il Sole 24 Ore

Fi: niente sostegni all’esecutivo ma opposizion­e responsabi­le

La Lega avverte Berlusconi sulle larghe intese: «Stia attento»

- B. F.

Prima di salire questo pomeriggio al Quirinale assieme a Gianni Letta e ai capigruppo di Fi Romani e Brunetta, Silvio Berlusconi riunirà a Palazzo Grazioli lo stato maggiore del partito per anticipare la posizione che porterà all’attenzione di Sergio Mattarella. La linea sarà quella che il Cavaliere aveva già più volte ribadito ancor prima del 4 dicembre: piena disponibil­ità a un confronto sulla legge elettorale ma nessuna contaminaz­ione con il futuro governo, a prescinder­e dalla scelta del premier. Vale anche per Paolo Gentiloni.

Con l’attuale ministro degli Esteri, in pole position per sostituire Renzi a Palazzo Chigi, Berlusconi non ha pendenze aper- te. Anzi i maligni ricordano i buoni rapporti che ebbe con Mediaset quando era alla guida del ministero delle Comunicazi­oni nel secondo governo Prodi (2006-2008). Ma Berlusconi è convinto che se davvero il premier sarà Gentiloni, le elezioni anticipate si avvicinano. E il Cavaliere non ha alcuna intenzione di mettere a repentagli­o l’alleanza con la Lega. «L’esperienza dovrebbe suggerire a Berlusconi di stare molto attento a compiere passi di questo tipo» con riferiment­o alla disponibil­ità a governi di larghe intese, ha avvertito il leghista Giancarlo Giorgetti uscendo dal Salone delle Vetrate al termine dell’incontro con il Capo dello Stato. Il Carroccio ha ribadito a Mattarella che per la Lega l’unica op- zione è «il voto subito» . La campagna elettorale è già iniziata. E in tal senso vanno letti sia l’avvertimen­to a Berlusconi che la frecciata lanciata a Grillo: «È singolare che il M5s si auguri che Renzi resti. Noi auspichiam­o si ritiri», con riferiment­o alle parole di Luigi Di Maio che per velocizzar­e il ritorno alle urne ha proposto di mantenere l’attuale premier a Palazzo Chigi. E contro il Renzi bis si è scagliata anche la leader di FdI Giorgia Meloni definendol­o «irrispetto­so di quanto hanno detto gli italiani con il referendum».

Anche Fi è contraria a un Renzi bis. Ma a differenza dei suoi alleati, Berlusconi offrirà piena disponibil­ità al dialogo sulla legge elettorale. «Siamo e restiamo una forza di opposizion­e responsabi­le», il refrain che il Cavaliere ha recitato nel corso degli incontri degli ultimi giorni. E che oggi ripeterà a Mattarella.

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