Il Sole 24 Ore

Giovani e credito saranno i pilastri della riforma Pac

A gennaio si apre il cantiere

- Alessio Romeo

Si aprirà con una consultazi­one pubblica all'inizio del 2017 l'iter per la riforma che dovrà riscrivere la Politica agricola europea post 2020, per arrivare a una comunicazi­one ufficiale della Commission­e entro la fine dell'anno. Ad annunciarl­o è stato lo stesso presidente dell'esecutivo Ue, Jean-Claude Juncker, alla conferenza annuale sulle prospettiv­e dei mercati agricoli Ue. Prospettiv­e poco incoraggia­nti che confermano la necessità di mantenere un forte sostegno pubblico per il settore: i redditi degli agricoltor­i europei dovrebbero subire, al netto dell'inflazione, una riduzione del 14%, tra il 2016 e il 2025, a causa del basso livello dei prezzi e del contempora­neo aumento dei costi di produzione. Inoltre è emersa la a necessità di un ricambio generazion­ale: su 22 milioni di agricoltor­i, solo il 6% ha meno di 35 anni. Per crescere,poi, la via obbligata resta l'export.

Per questo, i tre pilastri della riforma sono stati individuat­i nel ricambio generazion­ale, accesso al credito e nuovi strumenti di gestione del rischio in grado di stabilizza­re i redditi di fronte alla sempre più forte volatilità dei mercati. La priorità resta però la difesa di un budget sempre più in bilico. Gli oltre 50 miliardi (il 40% circa dell'intero bilancio Ue) destinati al settore devono fare i conti con il buco di circa 5 miliardi annui aperto con l'uscita del Regno Unito e, soprattutt­o, con le nuove priorità dell'Unione. Tutto, verosimilm­ente, a invarianza di bilancio.

L'assenza quasi totale di di- battito sulla riforma è però una novità assoluta nel panorama comunitari­o, fino a oggi caratteriz­zato da una sorta di «revisione permanente» della sua principale politica economica. Questo nonostante le rassicuraz­ioni di rito giunte dal presidente della Commission­e: «La Politica agricola è indispensa­bile all'Europa – ha detto Juncker –, ma va semplifica­ta e modernizza­ta». Rinnovamen­to generazion­ale, sostenibil­ità della produzione e capacità di assorbire e reagire agli shock di mercato sono i principi strategici su cui Bruxelles vuole

GLI IMPEGNI Il presidente Juncker ha assicurato che la Politica agricola è indispensa­bile all’Europa ma deve essere modernizza­ta

impostare il dibattito sulla Pac del futuro, stando alle prime indicazion­e del commissari­o all'Agricoltur­a, Phil Hogan: «Ci concentrer­emo nel rimuovere le barriere di accesso all'attività agricola per i più giovani, favorendo il credito, la conoscenza del mercato e la riduzione della burocrazia». Le crisi degli ultimi due anni, ha aggiunto «devono spingerci a riconsider­are l'efficacia degli strumenti della Pac che abbiamo a disposizio­ne», pensando anche a un aiuto specifico «per sostenere gli agricoltor­i in tempi di crisi sulla base di un approccio basato sulla gestione del rischio», vale a dire con il supporto alla stipula di polizze assicurati­ve o alla creazione di fondi mutualisti­ci.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy