Intesa Sanpaolo e Sace spingono le Pmi in Russia
400 milioni per il progetto Yamal
pSace e Intesa Sanpaolo lanciano un assist all’export italiano e alle piccole e medie imprese impegnate sul fronte russo. La controllata di Cdp e il gruppo bancario sarebbero infatti in procinto, secondo quanto risulta al Sole 24 Ore, di perfezionare una linea di credito da 400 milioni che servirà a supportare le aziende italiane coinvolte nel maxi-progetto Yamal Lng (gas naturale liquefatto), nell’Artico: iniziativa da oltre 30 miliardi di dollari per lo sviluppo del giacimento a gas e condensati Tambey Sud (che ha riserve per 5 miliardi di bep-barili equivalenti di petrolio) e la realizzazione di un terminale di liquefazione da 16,5 milioni di tonnellate l’anno.
La chiusura del cerchio è attesa lunedì quando dovrebbe avvenire a Mosca la firma dell’accordo, ma il condizionale è d’obbligo perché in queste ore si stanno affinando gli ultimi dettagli. Di certo c’è che il finanziamento, erogato da Intesa Sanpaolo e supportato dalla garanzia di Sace, permetterà di “coprire” i contratti assegnati a un gruppo di aziende attive nei servizi per l’oil & gas, tra le quali figura anche Nuovo Pignone, sussidiaria di General Electric Oil&Gas. Proprio quest’ultima, come si ricorderà, aveva sottoscritto a giugno, durante l’International Economic Forum di San Pietroburgo, con i russi di Novatek (che detengono il 50,1% del consorzio a cui fa capo il maxi-progetto con Cnpc e Total, ciascuna al 20%, e Silk Road Fund al 9,9%), un accordo di collaborazione strategica per lo sviluppo del settore in Russia, nonché un contratto di servizi della durata di 25 anni per fornire manutenzione preventiva proprio a Yamal, dopo che già nel 2013 i due gruppi avevano siglato un’intesa per la fornitura da parte di GE all’impianto di Lng nell’Artico di turbomacchine per tre linee di produzione (o “treni”). Il percorso prevede infatti la costruzione di tre treni di liquefazione da 5,5 milioni di tonnellate l’anno ciascuno, il primo dei quali dovrebbe avviare le operazioni commerciali nel 2017, e delle relative infrastrutture di stoccaggio Gnl e portuali a Sabetta (dove, da piani, dovrebbero sorgere un aeroporto e un quartiere residenziale, mentre il porto della cittadina sarà inglobato nel maxi-progetto).
Con questa operazione, Sace conferma quindi il suo impegno in Russia (il primo mercato estero in portafoglio con 4 miliardi di euro di esposizione) e nell’oil&gas che continua a essere
LO SCHEMA Il finanziamento, erogato dalla banca e garantito dalla controllata di Cdp, sosterrà i contratti affidati a Nuovo Pignone e alle altre
un settore chiave per il made in Italy e per la controllata di Cdp con 6,4 miliardi di euro di garanzie già messe in pista. Quanto all'export italiano verso Mosca, nonostante l’arretramento registrato per via delle sanzioni e del calo del prezzo del petrolio (solo nei primi dieci mesi del 2016 la contrazione è stata del 7,1%) , l’Italia resta il secondo partner commerciale della Russia in Europa (dopo la Germania) e il quarto a livello mondiale.