Il Sole 24 Ore

L’sms avvisa del rimborso ma il vaglia postale piace ancora

Su 2.400 contribuen­ti coinvolti più di mille non hanno comunicato il proprio Iban

- Di Francesca Milano

In quasi la metà dei casi, finora l’sms sui rimborsi inviato dall’agenzia delle Entrate ai contribuen­ti è stato più di un semplice avviso: su 2.400 messaggi di testo inviati, infatti, 1.037 hanno riguardato casi in cui il rimborso è stato erogato tramite vaglia postale. Questo significa, in pratica, che è il contribuen­te a doverlo ritirare. Da semplice notifica l’sms si tra- sforma, in questi casi, in un promemoria che aiuta i cittadini a ricordarsi di pianificar­e una visita agli sportelli delle Poste per ritirare il vaglia.

Negli altri 1.373 casi, invece, il rimborso è stato accreditat­o sul conto corrente del contribuen­te e l’sms serve solo per avvisarlo di controllar­e che l’operazione sia andata a buon fine.

La scelta tra vaglia e Iban spetta al contribuen­te: è lui che - al momento dell’iscrizione al servizio di avvisi via sms - può scegliere la modalità di accredito preferita.

A giudicare dai numeri, quasi la metà dei destinatar­i dei rimborsi allertati negli ultimi giorni ha preferito non comunicare all’agenzia delle Entrate l’Iban relativo al proprio conto corrente, scegliendo di affidarsi al vaglia postale.

Il servizio è attivo da fine ottobre e sono 400mila al momento i cittadini che hanno aderito, fornendo il proprio numero di cellulare nell’area riservata dei servizi online dell’agenzia delle Entrate. L’adesione consente di ricevere promemoria sulle scadenze e tenere sotto controllo l’arrivo di un rimborso.

I primi sms sono stati inviati a novembre ai cittadini che devono al Fisco delle somme Irpef per redditi a tassazione separata e non avevano ricevuto la relativa comunicazi­one e da coloro che devono versare ogni anno l’imposta di registro per un contratto di l ocazione e rischiano di dimenticar­e le scadenze successive.

Il 18 novembre e il 1° dicembre, i nvece, sono stati trasmessi i messaggi relativi ai rimborsi fiscali.

Nei prossimi giorni saranno inviati gli sms per ricordare la scadenza dell’imposta di registro annuale sui contratti di locazione, da pagare «entro 30 giorni dall’inizio della nuova annualità per il pagamento».

Il servizio di avvisi via sms non è l’unica novità sul fron- te delle comunicazi­oni tra ammisistra­zione fiscale e contribuen­ti: anche Equitalia sta investendo sulle nuove tecnologie con la app Equiclick, che da ieri funziona anche tramite lo Spid, il sistema pubblico di identità digitale che permette ai cittadini di dialogare con la Pa.

Con la app di Equitalia è possibile controllar­e dal tablet o dallo smartphone la propria situazione, pagare cartelle e avvisi, sospendere la riscossion­e e trovare lo sportello più vicino. Inoltre è possibile ottenere la rateizzazi­one del proprio debito per importi fino a 60mila euro.

IN LISTA D’ATTESA Finora 400mila adesioni al nuovo servizio: già in corso di spedizione le informazio­ni sulle scadenze da rispettare

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