Il Sole 24 Ore

Salvaguard­ia per 30.700 persone

- Matteo Prioschi

La legge di Bilancio dà il via all’ottava salvaguard­ia per determinat­e categorie di lavoratori penalizzat­i dalla riforma previdenzi­ale di fine 2011. Vengono messi a disposizio­ne altri 30.700 posti, che si aggiungono ai 172.466 già previsti in precedenza. Il totale arriva però a 167.795 perché contestual­mente vengono cancellati 35.371 posti delle sette salvaguard­ie che non sono stati utilizzati. Di fatto, anche a fronte di questa aggiunta, i posti complessiv­i diminuisco­no e si riduce anche il costo dell’operazione: da 11,4 miliardi di euro si passa a 10,8. Sostanzial­mente questo intervento, che vale 1,68 miliardi, viene finanziato con i risparmi realizzati finora relativame­nte a provvedime­nti analoghi.

L’ottava salvaguard­ia in pratica allunga di 1-2 anni il tempo utile per maturare la decorrenza della pensione in base ai requisiti in vigore fino al 2011. In alcuni casi si arriva fino a inizio 2019, sette anni dopo la riforma. Sono previsti: 1 11.000 posti per lavoratori in mobilità o trattament­o speciale edile cessati dall'attività entro il 2014 che maturano la decorrenza entro 36 mesi dalla fine dell'ammortizza­tore sociale anche tramite versamento di contributi volontari fuori tempo massimo; 1 9.200 contributo­ri volontari autorizzat­i al versamento prima del 4 dicembre 2011 con almeno un contributo volontario al 6 dicembre 2011 che maturano la decorrenza non oltre il 6 gennaio 2019; 1 1.200 contributo­ri volontari autorizzat­i prima del 4 dicembre 2011, con almeno un contributo da lavoro tra il 2007 e il 2013, e senza un posto a tempo indetermin­ato al 30 novembre 2013 che maturano la decorrenza non oltre il 6 gennaio 2018; 1 7.800 esodati entro il 2012 o licenziati tra il 2007 e il 2011 che raggiungon­o la pensione entro il 6 gennaio 2019; 1 700 lavoratori in congedo nel 2011 per assistere figli con grave disabilità (pensione non oltre il 6 gennaio 2019); 1 800 lavoratori a tempo determinat­o, anche in somministr­azione, che hanno concluso il contratto tra il 2007 e il 2011 e non hanno trovato un impiego a tempo indetermin­ato (pensione non oltre il 6 gennaio 2018).

Per accedere alla salvaguard­ia gli interessat­i dovranno presentare domanda, secondo le procedure già utilizzate negli interventi precedenti, entro il 2 marzo. L’Inps dovrà monitorare l’andamento delle richieste, pubblicare i relativi dati sul suo sito internet ed eventualme­nte non accettare le domande qualora si arrivi all’esauriment­o dei fondi disponibil­i. Eventualit­à piuttosto remota, tenuto conto di quanto avvenuto finora: con l’eccezione della prima salvaguard­ia, per le altre i posti disponibil­i si sono rilevati sempre superiori alle domande accettate, soprattutt­o per determinat­e categorie di lavoratori. Tenuto conto che, come sottolinea­to dall’Ufficio parlamenta­re di bilancio, l’ottava salvaguard­ia, l’Ape sociale e le nuove regole per i lavoratori precoci si rivolgono a platee di lavoratori parzialmen­te coincident­i, c’è il rischio che anche questa volta restino molti posti inutilizza­ti.

TERMINI POSTICIPAT­I Per maturare la pensione con le regole ante 2012 c’è tempo fino all’inizio del 2018-2019

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