Castaldilaw yer, dal crack a Carminati
Quell’advisor inglese tra paradisi fiscali e consulenze «calde»
Uno dei principali protagonisti del “golpe” finanziario che ha scosso la piazza di Brescia, oltre all’avvocato Sergio Olivieri, è certamente Antonello Moroncini, nati- vo della Leonessa ma da tempo residente a Lugano. È lui infatti al centro delle numerose conversazioni intercettate dal Nucleo di polizia Tributaria di Brescia e dalla Polizia cantonale svizzera, che hanno fatto luce sulla lunga serie di violazioni, abusi e truffe succedutisi tra il 2009 e il 2012. E infatti, andando a spulciare sui registri commerciali inglesi si scopre che alla ragione sociale International Global Opportunities Ltd, una delle tre società cui affluivano le masse di denaro degli investitori, alla voce managing director, c’è proprio il suo nome. Ma accanto al suo, di nome ce n’è anche un altro. È il nome di una società palesemente italobritannica: la Castaldilawyer, società di consulenza specializzata nell’introduzione di aspiranti evasori ed elusori ai paradisi fiscali e penali di tutto il mondo. La società prende il nome da Fabio Castaldi, che non solo nell’ottobre scorso è rimasto coinvolto in una maxioperazione della Guardia di Finanza di Vicenza che ha portato alla luce una truffa carosello da un miliardo di euro (Round trip: 133 milioni di Iva non versata e 27 arresti).
Ma Castaldi è anche noto per essere stato uno dei consulenti più ascoltati da Massimo Carminati, detto « er cecato » , affiliato alla ban- ca della Magliana e sotto processo a Roma nell’inchiesta battezzata «Mafia Capitale», per quanto riguarda le operazioni economiche condotte di sponda con paesi dalla fiscalità particolarmente lieve e non indagato per queste ultime vicende. Resta da chiarire quale tipo di servizio di advisory la Castaldilawyers avrebbe fornito agli indagati bresciani.
— St. E.