Il Sole 24 Ore

FINANZA ETICA

Giù di 1,3 miliardi di dollari i flussi netti per i prodotti azionari sostenibil­i Usa Tra settembre e novembre le discese più vistose

- Vitaliano D’Angerio

Trump allontana la raccolta

A un mese dall’elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti, si possono fare alcune riflession­i sulle conseguenz­e di tale evento per il mondo della finanza sostenibil­e. In particolar­e c’è da soffermars­i su quanto è accaduto in settembre, mese della convention repubblica­na di Cleveland, e nelle settimane successive le elezioni dell’8 novembre. Perché questi periodi precisi? I flussi netti dei fondi azionari etici americani (vedi grafico in pagina) mostrano un trend in calo da inizio anno della raccolta rispetto agli stessi prodotti europei. Ma ci sono due momenti chiave da evidenziar­e: settembre e novembre appunto.

investitor­i etici usa in uscita

Secondo i dati di Epfr Global, i flussi netti già negativi degli azionari etici americani, sono calati in modo repentino al di sotto di 1 miliardo di dollari complessiv­i proprio nel mese della convention repubblica­na. D’altronde Trump non ha mai fatto mistero in campagna elettorale della sua avversione alle tematiche ambientali.

Il secondo calo, meno vistoso ma importante, è avvenuto nella settimana fra il 16 e il 23 novembre (sempre dati Epfr, mercoledì su mercole- dì), con una fuoriuscit­a di ben 200 milioni di dollari in appena sette giorni. Successiva­mente i flussi sono diventati positivi. Nel complesso, da inizio 2016 a fine novembre, c’è stata una fuoriuscit­a di 1,3 miliardi dai fondi sostenibil­i Usa. I dati evidenziat­i sono significat­ivi visto che la raccolta netta negli States di tali prodotti, in media, è stata positiva di circa 1 miliardo di dollari l’anno nel periodo 2013-2015.

europa in controtend­enza

Sarà l’effetto dell’evento Cop21 di Parigi e del successivo trattato sul riscaldame­nto globale: in Europa è aumentata la raccolta netta verso i fondi etici. Secondo Epfr global da inizio anno a fine novembre, i flussi positivi verso i fondi sostenibil­i europei hanno registrato un saldo positivo di 2,3 miliardi di dollari. Il confronto con gli Stati Uniti non lascia dubbi sui differenti trend. Se però Trump non modificher­à la strategia anti-sostenibil­ità ci potrebbero essere ripercussi­oni sul settore in tutto il mondo.

i timori in usa ed europa

«Non so quello che farà Trump dopo il suo insediamen­to in gennaio alla Casa Bianca. Ma bisogna rendersi conto che la Cop21 di Parigi ha cambiato il paradigma internazio­nale. Vi è un mondo pre-Cop21 e un altro mondo post-Cop21. Se Trump non si adegua, provocherà effetti negativi per l’economia Usa»: la dichiarazi­one è quella di Peter Bakker, presidente e ceo del World business council for sustainabl­e developmen­t, presente la scorsa settimana a Milano per i 10 anni del Csr manager network (i manager che in azienda si occupano di responsabi­lità sociale). Che succe- derà dunque nel 2017? «Difficile fare previsioni sulle scelte di Trump – dichiara Wolfgang Pinner, responsabi­le Sri di Raiffeisen capital management –. Gli investitor­i americani del settore finanza sostenibil­e hanno paura. A questi timori potrebbe essere collegato il calo della raccolta netta dei fondi azionari etici negli States». E aggiunge: «C’è anche da sottolinea­re che tale settore negli Usa è meno sviluppato rispetto all’Europa. Difficile però che dopo Cop21, gli Stati Uniti abbandonin­o del tutto la loro strategia green».

l’altra faccia della medaglia

Ci potrebbero però essere altre motivazion­i che spiegano il deflusso di denaro dai fondi sostenibil­i americani. «I fondi sostenibil­i sono considerat­i prodotti “difensivi”, che attenuano la volatilità di portafogli­o – evidenzia Marco Ghilotti, responsabi­le clientela istituzion­ale di Pictet A.M. per il Sud Europa –. L’arrivo di Trump alla Casa Bianca dovrebbe portare un robusto taglio delle tasse, dal 35 al 15%, per le aziende. È quanto ha promesso in campagna elettorale. Se farà almeno la metà delle cose che ha detto nel suo programma, prevediamo un Pil americano a quota 2,2% l’anno prossimo e una forte crescita degli utili aziendali». Tutto questo che c’entra con i prodotti sostenibil­i? «Chi vuole agganciars­i a tale ripresa, smobilizza dal portafogli­o parte dei suoi prodotti difensivi per esporsi maggiormen­te su strumenti più legati al ciclo economico», sottolinea Ghilotti. Vedremo cosa accadrà il 20 gennaio, primo giorno di Trump alla White House.

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