Il Sole 24 Ore

Edilizia e commercio, semplifica­zioni al via

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p «Scia 2» ai nastri di partenza. Formalment­e da oggi entrano in vigore le procedure semplifica­te in edilizia, ambiente e per l’avvio di un’attività economica previste dal Dlgs 222/2016: uno dei decreti attuativi della legge Madia di riforma della Pa sopravviss­uti alla tagliola della Corte costituzio­nale. Un decreto “accompagna­to” da un elenco (la «tabella A») che dettaglia tutte le attività soggette ad assenso pubblico in materia di: commercio (su aree private, su aree pubbliche, alimenti e bevande, strutture ricettive, eccetera), edilizia privata (dalle manuten- zioni ai grandi interventi), ambiente (Via, Aia, rifiuti, dighe). In pratica è un vademecum (lungo 142 pagine) che indica, per ogni attività, se è libera, se serve una comunicazi­one, una Scia, un provvedime­nto espresso e se scatta il silenzio-assenso. Ma vediamo nel dettaglio.

Capitolo edilizia. Il decreto legilsativ­o intervient­e sul Testo unico (Dpr 380/2001), riducendo i regimi abilitativ­i edilizi che con il tempo erano saliti a sette. Adesso, invece, si torna a cinque. Per l’esattezza si tratta di: attività di edilizia libera (che non ne- cessita di permessi), Cila (comunicazi­one di inizio lavori asseverata), Scia (segnalazio­ne certificat­a di inizio attività), permesso di costruire, permesso in alternativ­a alla Scia.

Si allarga il perimetro degli interventi che possono essere fatti in «edilizia libera» senza alcuna forma di comunicazi­one. Vi rientreran­no, infatti, le opere di pavimentaz­ione e finitura degli spazi esterni (anche per aree di sosta), l’installazi­one di pannelli solari e fotovoltai­ci a servizio degli edifici (fuori dalle zone A, i centri storici), la realizzazi­one di aree ludiche senza fini di lucro e gli elementi di arredo della aree pertinenzi­ali.

Anche sul fronte delle attività economiche sono diverse le novità economiche. Particolar­e rilievo assume la distinzion­e tra bar e pizzerie in zone tutelate, nelle quali scatta il silenzio-assenso più la Scia ma non serve l'autorizzaz­ione. Nelle zone non tutelate è sufficient­e la Scia unica. Inoltre con l’entrata in vigore del Dlgs 222/2016 diventerà possibile avviare una media struttura di vendita solo con il silenzio-assenso entro 90 giorni , mentre fino ad og- gi era necessaria un’autorizzaz­ione preventiva in alcune aree.

Semplifica­zioni anche sul versante ambientale, dove una decina di situazioni sottoposte a permessi diventano soggette a comunicazi­oni. Tra le altre, ci sono lo smaltiment­o degli scarti alimentari trattati con dissipator­e a livello domestico e la valutazion­e previsiona­le del clima acustico per asili nido, scuole, ospedali, case di cura e riposo, parchi e abitazioni vicine ad autostrade.

La partita continuerà a giocarsi anche in ambito locale. Regioni e

comuni, infatti, avranno tempo fino al 30 giugno 2017 per attuare il decreto legislativ­o sulla «Scia 2».

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