Cosa cambia per azioni, bond e conti correnti
Soluzione di mercato o intervento pubblico: l’impatto della partita su Mps per il portafoglio degli investitori
Ore e giorni decisivi per Banca Mps, per i suoi investitori (azionisti e obbligazionisti) e clienti (correntisti). L’istituto è chiamato ad effettuare entro fine anno un’iniezione di capitale da 5 miliardi. Anche se i giorni a disposizione sono sempre meno si continua a puntare sul “piano A”, ovvero si punta a raccogliere i fondi da investitori privati (questa è anche l’intenzione emersa dal consiglio di amministrazione straordinario di ieri). Tra gli investitori privati che potrebbero essere coinvolti nel “piano A” ci sono anche i possessori di obbligazioni subordinate (e tra questi 40mila in- vestitori retail) attraverso un piano di conversione dei bond in azioni. Il “piano B” - che man mano che passano i giorni vede aumentare le probabilità - contempla l’ingresso diretto dello Stato nella partita (e nel capitale) della banca più antica del mondo. I due piani presentano tecnicalità diverse che inevitabilmente potrebbero impattare (nel bene e nel male) sugli attori coinvolti. Per gli azionisti (che da inizio anno hanno già visto scendere dell’84% il valore dell’investimento) seguiranno probabilmente altri giorni ad alta volatilità con il rischio di ulteriori ribassi. Quanto alla categoria degli obbligazionisti retail, bisogna distinguere tra possessori di titoli “senior” e possessori di titoli “subordinati”. In quest’ultimo caso il rischio di perdite è certamente più elevato. I correntisti, invece, non sono coinvolti dalle operazioni di aumento di capitale. Ecco nel dettaglio gli scenari possibili per ciascuna categoria.