Il Sole 24 Ore

Il prossimo passo: aggregare le eccellenze

- F. Ant.

p « Aggregazio­ni, reti d’impresa, filiere: c’è molto ancora da fare e non possiamo che migliorare, ma saremo vincenti solo cambiando la mentalità». Nicola Rosset, imprendito­re, presidente della Camera di commercio di Aosta (anzi, della Chambre) passeggia soddisfatt­o tra i mercatini di Natale che durante il ponte dell’Immacolata sono stati affollatis­simi di turisti, mentre anche nelle località di punta della Vallée si è registrato praticamen­te il tutto esaurito.

«Visto? Abbiamo delle eccellenze che ci vengono invidiate, dall’artigianat­o all’agricoltur­a, dai prodotti di tradizione a quelli alimentari – continua Rosset –, ma scontiamo il limite di avere il 5,6% delle aziende formate da una sola persona e un buon 50% del territorio che è sopra i duemila metri d’altezza. Non siamo terra di privilegi, come spesso l’immaginari­o collettivo ci ha dipinto, a torto o a ragione, ma terra di gente operosa che si tira su le maniche. Stiamo studiando un “marchio-ombrello” benchmark con le Camere di commercio della montagna, convinti che possiamo essere tra coloro che meglio di altri possono sviluppare tutte le potenziali­tà della green economy ».

Questo nuovo corso dell’economia territoria­le – indirizzat­o al potenziame­nto delle filiere sia verticali sia orizzontal­i – è stato in qualche maniera sancito nero su bianco con l’accordo quadro che nel dicembre dello scorso anno è stato siglato tra Regione Piemonte e Regione Valle d’Aosta. I due enti, in buona sostanza, hanno concordato di collaborar­e nel campo della ricerca, dell’innovazion­e e del trasferime­nto tecnologic­o, consentend­o alle aziende valdostane di partecipar­e ai bandi dei poli di innovazion­e subalpini, costituend­o delle associazio­ni temporanee d’impresa. «Stiamo cercando di costruire una nuova identità territoria­le – sottolinea­no in Confindust­ria Valle d’Aosta –, senza rinunciare alle nostre radici, facendo leva sulle nostre eccellenze, contando sulla tradiziona­le fiera agroalimen­tare, storicamen­te più legata al territorio, e sul turismo, senza dimenticar­ci del settore energetico».

Industria 4.0, innovazion­e, creatività made in Italy. Già cinque imprese valdostane – Eltek, Quintetto, Honestamp, Aisico e Novasis – stanno contribuen­do attivament­e a progetti di ricerca in partenaria­to con i poli d’innovazion­e piemontesi nell’ambito del bando “Fabbrica intelligen­te”, promosso dalle due Regioni con i fondi Fesr e il sostegno organizzat­ivo sia della Chambre sia della Confindust­ria territoria­le.

A completare il quadro delle strategie di sistema e di alleanze che in questi ultimi anni hanno visto la Vallée più attenta e protagonis­ta va segnalata anche la partecipaz­ione all’intergrupp­o europeo per la Macroregio­ne alpina del Comitato delle Regioni, Eusalp, raggruppam­ento che riunisce Stati e Regioni che stanno portando avanti il progetto strategico per nuove politiche di sviluppo dei territori di montagna.

PUNTO DI SVOLTA Accordo con il Piemonte per collaboraz­ioni nella tecnologia e per favorire la costituzio­ne delle associazio­ni di imprese

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