Liceo in quattro anni: esperienze e risultati
Una riforma a regime sulla scuola breve era stata studiata, senza esiti, da ministri di sinistra, Luigi Berlinguer, e di destra, Mariastella Gelmini. E sull’innovazione quadriennale della scuola superiore ha scommesso forte anche il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, che nell’ Atto di indirizzo concernente l’individuazione delle priorità politiche per il 2017 ha individuato l’obiettivo di «migliorare e potenziare i risultati di apprendimento degli studenti attraverso processi di innovazione didattica anche in un’ottica internazionale», sostenendo «in modo sistematico la flessibilità scolastica curricolare, attraverso formati e modelli didattici innovativi e aperti». Se con la crisi di governo l’obiettivo potrebbe subire un rallentamento, sta di fatto che resta forte l’interesse, anche da parte di realtà imprenditoriali e di istituti paritari, che si stanno attrezzando in tal senso da qualche anno.
Sulla scuola breve è in programma, venerdì 16 dicembre a Milano (Assolombarda, Sala Auditorium, via Pantano 9, dalle 9 alle 13), il convegno - promosso dalla Fondazione Yfu Italia con la partecipazione dell’associazione Disal e il sostegno di Navigando Turismo e Cultura, dal titolo “Verso l’internazionalità dei sistemi scolastici. L’innovazione quadriennale della scuola superiore per la vocazione internazionale dell’Italia”, nel corso del quale verrà illustrata anche l’esperienza di chi ha già attuato una scuola superiore di quattro anni, con risultati lusinghieri, documentati dalle prove Invalsi, dagli esami di Stato conclusivi e dai feedback delle università.
Fra i relatori, Valentina Aprea (assessore Istruzione formazione e lavoro di Regione Lombardia), Maria Chiara Carrozza (già ministro dell’Istruzione) e Silvia Costa (presidente della Commissione istruzione del Parlamento europeo).
Per confermare la propria presenza si può scrivere a: convegno@yfuitalia.org.