Il Sole 24 Ore

Rischio-stretta a 40mila euro

- Cristiano Dell’Oste

La legge di bilancio cambia anche i limiti di spesa su cui applicare l’ecobonus. Nel comma in cui disciplina i lavori in condominio premiati con la detrazione al 70 e 75%, la legge dice che le detrazioni sono calcolate su una spesa complessiv­a massima di 40mila euro moltiplica­ta per il numero di unità immobiliar­i dell’edificio. Peraltro, per come è scritta la norma, la spesa riferita alle singole unità potrebbe anche essere superiore a 40mila euro, fermo restando il rispetto del totale. Ad esempio, se un palazzo ha quattro alloggi, la spesa massima sarà 160mila euro. Se però uno di questi è più grande degli altri e ha più millesimi, la legge non pare vietare che gli si attribuisc­a una spesa più alta (magari 70mila a un’unità e 30mila a ognuna delle altre tre).

Il vero problema è che - alla lettera - il limite di 40mila euro si applica a tutti i lavori agevolati dall’ecobonus, anche se eseguiti su singole unità immobiliar­i. Infatti, il comma 2-quater dell’articolo 14 del Dl 63/2013 lo estende alle «detrazioni di cui al presente articolo». E l’articolo 14 è quello che proroga l’ecobonus in generale.

Con ogni probabilit­à è una svista, ma che fare? Si possono intendere le parole «presente articolo» come «presente comma» (limitandon­e la portata alle opere premiate al 70 e 75%, si veda Il Sole 24 Ore dell’ 8 dicembre). Oppure si può dire che la norma riguarda solo i lavori in condominio (al 65%, 70 0 75%) perché presuppone un edificio con più unità. Ma serve una conferma ufficiale.

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