Ipo e private equity i possibili sbocchi
Il manifatturiero è il settore più interessato
Elite è una piattaforma internazionale di servizi integrata «per supportare le imprese nella realizzazione dei loro progetti di crescita e internazionalizzazione». È stata creata nel 2012 da Borsa Italia e promossa da Confindustria fino dal suo avvio. Per poter aderire l’azienda deve avere questi requisiti economici: un fatturato annuo superiore ai 10 milioni di euro (oppure di 5, ma con una crescita negli ultimi mesi del 15%); un risultato operativo superiore al 5% del fatturato e un utile netto superiore allo zero. Si tratta di requisiti non tassativi, o trattabili, spiegano in Confindustria, se per esempio la società è già partecipata da un fondo di private equity da almeno 18 mesi o ha un management ad alta credibilità e affidabilità.
Il programma di formazione Elite, una volta che l’impresa viene ammessa prevede tre fasi. “Get ready”: ovvero otto giornate di studio e di approfondimento coordinate da Borsa Italiana e dall’Università Bocconi (i temi vanno dall’internazionalizzazione alla cultura aziendale e alla governance al servizio della crescita). “Get fit”: un team di professionisti di Elite affianca l’impresa nell’applicazione di tutti i suggerimenti appresi teorica- mente nella prima fase. “Get value”: l’azienda – supportata anche a livello di marketing e di comunicazione – viene messa in contatto con una selezionata community internazionale di investitori, banche e altre aziende.
La piattaforma Elite è operativa, oltre che in Italia, in altri 25 Paesi, europei e non, come Israele, Russia e Marocco. Delle 284 imprese aderenti in Italia 122 hanno sede nel Nord-Ovest, 79 nel Nord-Est, 83 dal Centro-Sud. I principali settori di attività sono l’industria manifatturiera, i beni di consumo, la tecnologia e i servizi al consumo. L’azienda più piccola ha un fatturato di 7 milioni, la più grande di oltre un miliardo. La quota media dell’export sul fatturato è di circa il 50 per cento. Tra i risultati: 15 progetti di Ipo in corso di studio, 45 operazioni di private equity, 22 emissioni di minibond (per un ammontare sottoscritto di oltre 400 milioni di euro), 120 operazioni di M&A e joint-venture. In Italia sono attivi al momento 24 Elite Desk, attivati presso altrettante Confindustrie territoriali (tra cui Bergamo, Brescia, Genova, Milano, Napoli, Parma, Reggio Emilia, Salerno, Taranto e Torino).