Il Sole 24 Ore

Taglio sportelli non basta per migliorare redditivit­à

Uno studio di Exellence Consulting

- Mara Monti

pRidurre il numero degli sportelli e dei dipendenti aiuta ad aumentare la redditivit­à del sistema bancario italiano, ma non basta. A dirlo è una ricerca della società di consulenza di Milano del settore bancario e assicurati­vo, Excellence Consulting secondo la quale in primo luogo bisogna agire «sulla capacità di generare ricavi».

A sollevare il nodo dimensiona­le del sistema bancario era stato il presidente della Bce, Mario Draghi quando lo scorso settembre dichiarò che «nell’Eurozona ci sono troppe banche», un’affermazio­ne che fa da corollario alla bassa redditivit­à del sistema bancario. Poi era venuto il turno dell’ex premier Matteo Renzi quando da Cernobbio aveva tuonato che in Italia «ci sono più poltrone e filiali che nel resto del mondo».

Quanti sono i dipendenti e gli sportelli in Italia? Secondo l’ultimo rapporto Mediobanca sulle banche, su 488 istituti di credito, a fine 2015 gli sportelli si attestano a 28.515 e i dipendenti 291.658. Ciò corrispond­e a una diffusione in Italia di 50 sportelli ogni 100mila abitanti, più numerosi rispetto ai 40 della media Ue. Partendo da questi dati, la società di consulenza ha calcolato che se si tagliasser­o 6mila filiali e 60mila dipendenti per adeguare il sistema bancario italiano alla media europea «il risparmio sarebbe di circa 4,5 - 5,0 miliardi di euro in costi del lavoro e 14 - 15mila euro di maggiori redditi netti all’anno per dipendente».

Un’ipotesi estrema che solo in questo caso renderebbe le nostre banche più competitiv­e rispetto alle banche tedesche, meno ri- spetto a quelle americane. Lo studio di Excellence Consulting mette a confronto i dati di redditivit­à delle prime cinque banche Usa (Jp Morgan, Wells Fargo, Bank of America, Citigroup, Goldman Sachs), tedesche (Deutsche Bank, Commerzban­k, DZ Bank, KfW, Landesbank BadenWurtt­enberg) e italiane (Unicredit, Intesa Sanpaolo, Mps, Ubi, Banco popolare). Adeguando come caso estremo il sistema bancario italiano alle medie europee, per le prime cinque banche italiane nei primi sei mesi del 2016 il reddito netto per dipendente salirebbe a 17,4 mila euro, rispetto agli attuali 7,9 mila euro, un livello superiore rispetto a quello tedesco che si attestereb­be sui 14,3 mila euro, ma ancora lontano dai 36,9 mila euro degli Usa dove i livelli dei tassi di interesse garantisco­no ancora una discreta marginalit­à.

«In Italia – afferma Maurizio Primanni, ceo di Excellence Consulting – assistiamo a una rincorsa al taglio di filiali e dipendenti in favore della gestione dei clienti attraverso i canali digitali. Ciò determina un innegabile risparmio nel breve termine». Ma questo non è sufficient­e perché, aggiunge «per rilanciare il nostro sistema bancario è necessario anche intervenir­e sui ricavi, sia sviluppand­o la capacità di generare margini attraverso l'attività caratteris­tica di intermedia­zione del denaro, possibile solo a seguito di un'evoluzione delle scelte di politica monetaria della Bce, sia migliorand­o la capacità di ideare e mettere sul mercato nuovi prodotti e servizi a valore aggiunto per la clientela». Una sfida ancora aperta.

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