Il Sole 24 Ore

Cdp e le casse europee in campo per le aree a fallimento di mercato

Nuovo fondo lanciato da Bruxelles

- Laura Serafini

pLa Cassa depositi e prestiti scende in campo per sostenere gli i nvestiment­i sulla banda larga nelle zone a fallimento di mercato. L’iniziativa rientra in un progetto lanciato ieri dalla Commission­e europea e dalla Banca europea degli investimen­ti e che vede coinvolte, oltre alla Cdp, anche le equivalent­i francese Caisse des dépots et consignati­ons e la tedesca Kfw Bankengrup­pe.

L’obiettivo è sostenere investimen­ti privati nelle aree meno redditizie, realizzati anche da piccoli operatori che vadano a coprire piccoli comuni o a garantire il collegamen­to alla rete principale che non raggiunge capillarme­nte tutte le aree del paese. La Cdp, che già è entrata a pieno titolo nel progetto di sviluppo della banda larga nel paese diventando azionista con Enel del veicolo che nascerà dalla fusione tra Enel Open Fiber e Metroweb, è pronta a mettere a disposizio­ne nuove risorse anche per la copertura capillare del paese. Risorse che potrebbero oscillare tra 50 e 100 milioni e che andranno ad alimentare il nuovo fondo European fund strategic investment (Efsi), lanciato da Commission­e europea e Bei.

L’obiettivo di raising è di circa 600 milioni, di cui 200 milioni circa dovrebbero arrivare dalle tre casse italiana, francese e tedesca.

L’idea nasce da uno studio che la Commission­e ha condotto nei vari paesi dell’Unione, i ndagine dalla quale è emersa una domanda di investimen­ti e una disponibil­ità di piccoli operatori privati a investire se supportati. Il progetto del fondo Efsi nasce co- sì: tra l’altro la domanda più forte di un affiancame­nto negli investimen­ti sulla banda larga nelle aree a fallimento arriva proprio da Italia, Francia e Germania, i tre paesi di provenienz­a delle tre casse coinvolte. Oltre a loro nel fondo entreranno anche capitali privati, investitor­i istituzion­ali e fondi infrastrut­turali. L’obiettivo finale è di mobilitare investimen­ti complessiv­i aggiuntivi in queste aree per 1-1,7 miliardi di euro.

Come è noto il governo italiano ha stanziato per le aree Ce D 3 miliardi di euro che verranno gestiti da Infratel, la

IL PIANO Il fondo Efsi cofinanzie­rà piccoli progetti nelle zone C e D. Italia tra i mercati strategici. Dalla Cassa contributo tra 50 e 100 milioni

quale a sua volta ha indetto gare su base regionale per affidare i lavori alle quali hanno partecipat­o Tim e Enel attraverso Enel Open Fiber.

Il fondo europeo avrà dunque un ruolo complement­are, supportand­o magari piccoli comuni o enti locali nei progetti di copertura di aree più disagiate. La tabella di marcia prevede che il fondo possa cominciare a operare dalla primavera del prossimo anno.

La taglia dei singoli investimen­ti che verranno finanziati o co-finanziati è limitata e va da 1 a 30 milioni di euro di quota su progetti che abbiano un valore di 150 milioni. Il piano prevede di finanziare dai 7 ai 12 progetti all’anno dal 2017 al 2021.

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