I NUOVI ADEMPIMENTI FISCALI DOMANI LA GUIDA PRATICA DEL SOLE 24 ORE
La nuova agenda delle scadenze e delle dichiarazioni: dalle partite Iva alle accise, dallo spesometro ai gruppi di imprese In vendita a 0,50 euro oltre al prezzo del quotidiano veloper experience and evangelism di Microsoft. I giganti come la casa di Redmond cercano nelle startup soluzioni inedite e un approccio estraneo alle logiche corporate. E non è un caso che la prima acquisizione di Microsoft in Italia abbia riguardato Solair, un’azienda di software di Casalecchio di Reno (Bologna) che vende soluzioni per l’Internet of things.
Se si entra nel dettaglio dei settori di applicazione, Santini vede futuro per le startup sia del B2B (business-to-business, i servizi per le aziende) che del B2C (business-to-consumer, i servizi per i clienti): «Forse prima di tutto il B2C, con servizi privati e internet of things. Anche se, per conseguenza, il business degli oggetti indossabili può applicarsi all’industria 4.0 e quindi alla frontiere del B2C» dice Santini. A impressionare, quando si guardano i numeri del fenomeno, sono i ritmi di crescita delle startup del cloud e gli investimenti incassati in tempi brevi. Due indizi che spiegano l’interesse dei colossi a non farsi sorprendere da quello che cova tra incubatori e fondi venture capital: «I gruppi corporate investono perché devono restare competitivi e hanno paura che innovazione dettata dall’interno sia abbastanza lenta – spiega Santini - Per questo guardano al mondo dei giovani».