Fiducia, «Aventino» di M5S e Lega
Salvini apre al Mattarellum e spacca il centrodestra
pL’opposizione al governo si presenta con sfumature diverse. Se i Cinque stelle e la Lega mostrano la “faccia feroce” di chi non farà sconti, Forza Italia nonostante i toni “belligeranti” di alcuni esponenti, mantiene una posizione tutto sommato improntata alla cautela.
Ancora prima della presentazione della lista dei ministri, Beppe Grillo annunciava sul suo blog «una manifestazione di piazza» da tenersi entro il 24 gennaio, giorno della sentenza della Consulta sulla legge elettorale. E dopo la lista Di Maio tuonava: «Chiamatelo governo vitalizio: loro vogliono arrivare al vitalizio, ma noi non glielo permetteremo, statene certi. Questi signori hanno abusato già della nostra pazienza».
Sulla stessa lunghezza d’onda la Lega, che preannuncia già per questo weekend una mobilitazione per la raccolta firme per indire «le elezioni subito» e poi una manifestazione nazionale entro fine gennaio. Quanto al nuovo governo, anche Salvini va giù duro: «Sembra un’ammucchiata di poltronari». Sia i Cinque stelle che la Lega preannunciano l’Aventino sul voto di fiducia al nuovo esecutivo. Dunque una nutrita fetta dell’opposizione lascerà i banchi vuoti al momento della votazione. Facendo risaltare, a questo punto, la presenza della rimanente fetta. Fetta che - Forza Italia in primis - pur dall’apposizione manterrà un atteggiamento di cautela anche e soprattutto per poter partecipare da protagonista alla stesura della nuova legge elettorale.
E proprio sulla legge elettorale ieri si è registrata una novità di rilievo nel campo dell’opposizione. Al termine del Consiglio fede- rale della Lega, il leader Salvini è stato esplicito: «Faremo la nostra proposta, depositandola sia alla Camera che al Senato, sul ritorno al Mattarellum, legge già sperimentata e quindi immediatamente riadottabile». La sortita di Salvini arriva proprio alla vigilia della riunione tra Lega, Fi e FdI, che si terrà oggi sulla legge elettorale e ha dunque anche e soprattutto una valenza politica. Salvini, anticipando che il suo partito presenterà in Parlamento una proposta di legge per ripristinare il Mattarellum di fatto prende le distanze dagli alleati e in particolare da Fi. Una distanza marcata anche dalla decisione del leader del Carroccio di non far partecipare il suo partito alle consultazioni con il neopremier, al contrario di Fi che invece ieri mattina ha incontrato Paolo Gentiloni.
Gli azzurri minimizzano. «L’obiettivo è trovare una proposta di tutto il centrodestra - spiega Paolo Romani, capogruppo di Fi al Senato -. Per quanto ci riguarda abbiamo un approccio laico, che parte dalla consapevolezza che rispetto a quando c’era il Mattarellum oggi siamo in presenza di tre poli». Per Romani qualunque sistema «fortemente maggioritario» rischia di non far corrispondere la maggioranza parlamentare con quella espressa dagli elettori. Silvio Berlusconi ha in più occasioni parlato di sistema elettorale su base proporzionale e non intende abbandonarla. Anche perché solo un sistema proporzionale gli consentirebbe di avere le mani libere sul fronte delle alleanze e non rimanere ostaggio della Lega, che con i collegi uninominali al Nord farebbe man bassa mentre Fi al Sud se la dovrebbe vedere con la concorrenza del M5s. E proprio i grillini, vista la poca praticabilità della loro proposta a favore dell’Italicum, potrebbero convergere sul Mattarellum.
LEGGE ELETTORALE Forza Italia ferma sul proporzionale. I Cinque stelle potrebbero convergere sulla proposta del Carroccio