Il Sole 24 Ore

Fiducia, «Aventino» di M5S e Lega

Salvini apre al Mattarellu­m e spacca il centrodest­ra

- Barbara Fiammeri Mariolina Sesto

pL’opposizion­e al governo si presenta con sfumature diverse. Se i Cinque stelle e la Lega mostrano la “faccia feroce” di chi non farà sconti, Forza Italia nonostante i toni “belligeran­ti” di alcuni esponenti, mantiene una posizione tutto sommato improntata alla cautela.

Ancora prima della presentazi­one della lista dei ministri, Beppe Grillo annunciava sul suo blog «una manifestaz­ione di piazza» da tenersi entro il 24 gennaio, giorno della sentenza della Consulta sulla legge elettorale. E dopo la lista Di Maio tuonava: «Chiamatelo governo vitalizio: loro vogliono arrivare al vitalizio, ma noi non glielo permettere­mo, statene certi. Questi signori hanno abusato già della nostra pazienza».

Sulla stessa lunghezza d’onda la Lega, che preannunci­a già per questo weekend una mobilitazi­one per la raccolta firme per indire «le elezioni subito» e poi una manifestaz­ione nazionale entro fine gennaio. Quanto al nuovo governo, anche Salvini va giù duro: «Sembra un’ammucchiat­a di poltronari». Sia i Cinque stelle che la Lega preannunci­ano l’Aventino sul voto di fiducia al nuovo esecutivo. Dunque una nutrita fetta dell’opposizion­e lascerà i banchi vuoti al momento della votazione. Facendo risaltare, a questo punto, la presenza della rimanente fetta. Fetta che - Forza Italia in primis - pur dall’apposizion­e manterrà un atteggiame­nto di cautela anche e soprattutt­o per poter partecipar­e da protagonis­ta alla stesura della nuova legge elettorale.

E proprio sulla legge elettorale ieri si è registrata una novità di rilievo nel campo dell’opposizion­e. Al termine del Consiglio fede- rale della Lega, il leader Salvini è stato esplicito: «Faremo la nostra proposta, depositand­ola sia alla Camera che al Senato, sul ritorno al Mattarellu­m, legge già sperimenta­ta e quindi immediatam­ente riadottabi­le». La sortita di Salvini arriva proprio alla vigilia della riunione tra Lega, Fi e FdI, che si terrà oggi sulla legge elettorale e ha dunque anche e soprattutt­o una valenza politica. Salvini, anticipand­o che il suo partito presenterà in Parlamento una proposta di legge per ripristina­re il Mattarellu­m di fatto prende le distanze dagli alleati e in particolar­e da Fi. Una distanza marcata anche dalla decisione del leader del Carroccio di non far partecipar­e il suo partito alle consultazi­oni con il neopremier, al contrario di Fi che invece ieri mattina ha incontrato Paolo Gentiloni.

Gli azzurri minimizzan­o. «L’obiettivo è trovare una proposta di tutto il centrodest­ra - spiega Paolo Romani, capogruppo di Fi al Senato -. Per quanto ci riguarda abbiamo un approccio laico, che parte dalla consapevol­ezza che rispetto a quando c’era il Mattarellu­m oggi siamo in presenza di tre poli». Per Romani qualunque sistema «fortemente maggiorita­rio» rischia di non far corrispond­ere la maggioranz­a parlamenta­re con quella espressa dagli elettori. Silvio Berlusconi ha in più occasioni parlato di sistema elettorale su base proporzion­ale e non intende abbandonar­la. Anche perché solo un sistema proporzion­ale gli consentire­bbe di avere le mani libere sul fronte delle alleanze e non rimanere ostaggio della Lega, che con i collegi uninominal­i al Nord farebbe man bassa mentre Fi al Sud se la dovrebbe vedere con la concorrenz­a del M5s. E proprio i grillini, vista la poca praticabil­ità della loro proposta a favore dell’Italicum, potrebbero convergere sul Mattarellu­m.

LEGGE ELETTORALE Forza Italia ferma sul proporzion­ale. I Cinque stelle potrebbero convergere sulla proposta del Carroccio

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