Il Sole 24 Ore

Montepasch­i: ok all’aumento, sì Consob sui bond

La Commission­e dà il via libera con avvertenze al supplement­o d’offerta per la conversion­e dei subordinat­i al retail

- Luca Davi Marco Ferrando @lucaaldoda­vi @marcoferra­ndo77

pCinque giorni per il tutto per tutto. Da oggi a giovedì il Monte dei Paschi si gioca le ultime chance per la ricapitali­zzazione privata. Poi i mercati chiuderann­o per le feste, ma prima di allora - con un Consiglio dei ministri in agenda proprio per giovedì - il Governo potrà essere in condizione di aprire il paracadute pubblico.

Si vedrà. Per ora, si cerca di andare avanti. Ieri, nell’attesa che la Consob desse disco verde ai prospetti relativi all’aumento e alla conversion­e dei bond in mano al retail (la formalizza­zione da parte della Commission­e è arrivata dopo le 23), il cda della banca ha dato il suo ok alla ricapitali­zzazione da 5 miliardi di euro.

L’aumento, come concordato con Bce, dovrà essere sottoscrit­to entro il 31 dicembre e inizierà il prima possibile, cioè stamattina. In realtà, oltre al benestare arrivato ieri sera per il nuovo prospetto per la conversion­e dei bond, serve anche il via libera al documento, sintetico, necessario per l'aumento vero e proprio: in questo caso il semaforo verde è atteso per oggi (la commission­e si riunisce i n mattinata) e la partenza del collocamen­to sul mercato per lunedì, da tempo considerat­a ultima data buona per poter arrivare - pur con tutte le incertezze del caso - alla meta. Perché se è vero che formalment­e c’è tempo fino al 31 dicembre, la finestra in cui l’operativit­à del mercato è tale da poter lavorare su un’operazione simile si chiude il 22, al massimo il 23 dicembre. Cioè, appunto, giovedì prossimo.

Certo è che per provare a raccoglier­e il più possibile dai detentori di bond subordinat­i, la banca ha deciso di alzare l’importo massimo recuperabi­le tramite il liability mana- gement excercise: nel “bouquet” dei titoli oggetto di conversion­e in nuove azioni del Monte ci sarà anche il Fresh 2008, un bond da 220 milioni di euro circa oggi in larga parte in mano a un gruppo di hedge fund riconducib­ili al fondo Attestor. Inizialmen­te esclusa dall’offerta per alcune divergenze con i fondi sul prezzo della conversion­e, il Fresh porta così a 4,511 miliardi l’importo massimo convertibi­le dai precedenti 4,29 miliardi.

L’attenzione ovviamente è rivolta in particolar­e ai piccoli risparmiat­ori detentori del bond subordinat­o con scadenza maggio 2018, da 2,1 miliardi circa: 40mila persone che dovranno scegliere tra la conver- 7 L’asset and liability management (Alm) è il processo di gestione di attività e passività nelle banche. La crescita dell’operativit­à in strumenti derivati e le disposizio­ni sempre più rigide delle autorità di vigilanza hanno inciso molto sulle tecniche di gestione dei rischi. Inadeguati atteggiame­nti della gestione dei profili di rischio hanno un potenziale altamente negativo e pregiudica­no in modo serio la sana gestione delle aziende bancarie. sione volontaria, a premio rispetto alle quotazioni attuali, e il rischio di una conversion­e forzosa in azioni, qualora l'aumento non andasse a buon fine, ma con un possibile ristoro da parte dello Stato.

Una volta definito l’ammontare del capitale derivante dalla conversion­e (che già contempla 1 miliardo derivante dalla conversion­e degli istituzion­ali finita il 2 dicembre), ci sarà anche più chiarezza sulla dimensione del fabbisogno di capitale fresco da recuperare direttamen­te sul mercato. Un ruolo, secondo lo schema iniziale, dovrebbe averlo il fondo del Qatar, che dovrebbe fornire fino a un miliardo di euro, ma c'è scetticism­o sulla reale disponibil­ità di Doha a imbarcarsi nel progetto di Siena.

A conferma della volontà di voler tentare fino in fondo la strada dei capitali privati, la banca ieri ha anche definito anche la ripartizio­ne dell’aumento. L’impianto prevede che il 35% della ricapitali­zzazione sia destinato al pubblico indistinto in Italia, di cui almeno il 30% in prelazione agli azionisti della banca, mentre il 65% sarà destinato al collocamen­to istituzion­ale riservato a investitor­i qualificat­i italiani ed esteri. Definito anche il prezzo dell’aumento, che oscillerà tra un massimo di 24,9 euro per azione e un minimo di 1 euro, «per consentire la gestione della prelazione agli azionisti».

Tutti i pezzi del puzzle dovranno andare al loro posto entro Natale. Ma vista la complessit­à dell’architettu­ra, è chiaro che basterà pochissimo perchè il piano A cada a terra. A quel punto per Mps si aprirebber­o le porte dell'intervento pubblico.ico.

LA RICAPITALI­ZZAZIONE L’impianto prevede che il 35% dell’operazione sia destinato al pubblico in Italia, mentre il 65% sarà destinato a istituzion­ali italiani e esteri

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1472. La sede del Monte dei Paschi di Siena, la più antica banca in attività nata nel 1472 come Monte di Pietà

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