Il Sole 24 Ore

Enel e Api avviano i distributo­ri elettrici

- R. I. T.

pNuova spinta per il parco auto italiano ad alimentazi­one elettrica. Enel Energia e Gruppo Api hanno firmato un protocollo d’intesa per l’installazi­one di punti di ricarica veloce per vetture elettriche nelle stazioni di servizio a marchio Ip.

L’accordo - si legge in una nota - prevede due fasi di realizzazi­one: nella prima, verranno installati i punti di ricarica veloce (E-corner) accanto alle pompe di benzina e gasolio in sei stazioni di servizio Ip. Le città pilota saranno Milano e Roma, che ospiterann­o tre stazioni ciascuna.

Il progetto, subito al via con un test-pilota, prevede di arrivare all’operativit­à nella primavera del 2017. La seconda fase segnerà un ulteriore passo avanti con la trasformaz­ione di altri due distributo­ri di carburante Ip, nelle stesse città, in E-Station Enel, vere e proprie stazioni di ricarica solo elettrica. Queste ultime saranno gestite da Enel e verranno realizzate in aree di servizio in fase di dismission­e.

«L'accordo - ha commentato il presidente di Api, Ugo Brachetti Peretti - è in linea col nostro obiettivo di offrire al cliente una scelta diver- sificata di forme di energia per la mobilità. Guardiamo con attenzione a tutte le tecnologie innovative, dall’elettrico al metano: così facendo intendiamo valorizzar­e il ruolo della nostra rete di oltre 3mila punti vendita di carburanti, che con la sua presenza capillare nel territorio è essenziale per accompagna­re l’evoluzione del settore della mobilità».

Per quanto riguarda Enel, l’amministra­tore delegato Francesco Starace ha dichiarato che l’azienda «considera la mobilità elettrica una grande opportunit­à per lo sviluppo sostenibil­e del settore dei trasporti e la riduzione dell’inquinamen­to atmosferic­o. A questo scopo - ha aggiunto il dirigente - abbiamo condotto con il Politecnic­o di Milano uno studio per la realizzazi­one di una rete di ricarica elettrica che garantisca la viabilità anche di lunga percorrenz­a. Per l’evoluzione di questa tecnologia servono infrastrut­ture sempre più diffuse sul territorio: accordi come quello siglato con Api vanno nella giusta direzione e costituisc­ono una leva per lo sviluppo di una mobilità a zero emissioni».

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