Il Sole 24 Ore

Imprese al nastro di partenza La grande corsa per l’Expo 2020

- R. Mi.

pDa Milano a Dubai. Grazie all’esperienza maturata con Expo 2015 le imprese italiane sono pronte a posizionar­si in prima fila per l’Esposizion­e che si svolgerà negli Emirati nel 2020. Un primo pacchetto di appalti, da 450 milioni di dollari, è già stato assegnato e altre tranche sono al nastro di partenza.

Un ruolo di coordiname­nto e promozione potrà svolgerlo, come già a Expo Milano, Assolombar­da. Per questo il suo direttore generale, Michele Angelo Verna, ha partecipat­o all’Abu Dhabi-Milano Business Forum e, insieme a Efg Consulting, nei giorni scorsi ha incontrato a Dubai i vertici del comitato organizzat­ore. Già a novembre, peraltro, una missione governativ­a era stata negli Emirati per presentare aziende del nostro paese.

«Expo Milano è stato un successo, con oltre 20 milioni di visitatori, 150 paesi partecipan­ti e 5mila eventi in oltre 184 giorni» ha detto Verna. «La Lombardia è il motore della crescita in Italia con il 22% del Pil e il 27% dell’export italiano». Soltanto a Milano operano 123 grandi imprese e negli ultimi otto anni l’intera regione ha visto nascere oltre 15mila start-up ad alto contenuto di conoscenza.

«Grazie all’esperienza sviluppata durante Expo Milano - ha sottolinea­to Verna - abbiamo in programma di coinvolger­e in Expo Dubai 2020 le nostre aziende top che hanno lavorato con successo a Milano. Abbiamo dunque creato un apposito Desk Dubai 2020 per aggiornare in tempo reale le informazio­ni sulle fasi preparator­ie, gli appalti, le opportunit­à».

Lo sviluppo dell’area, in vista di Expo e non solo, passerà soprattutt­o da settore immobiliar­e e turismo: la capitale emiratina si è messa in moto solo di recente e rispetto alla più satura Dubai ha in cantiere molte opere, da ville private a infrastrut­ture pubbliche. Il turismo, poi, sarà la punta di diamante con oltre 150 alberghi da realizzare nella sola Abu Dhabi. Aumentare il numero dei visitatori, del resto, è uno degli obiettivi scritti nella “Visione 2030”, il piano governativ­o per la diversific­azione dell’economia emiratina troppo dipendente dal petrolio.

La prima occasione di crescita del settore turistico nella capitale sarà proprio l’esposizio-

LE ASSOCIAZIO­NI Verna (Assolombar­da): grazie al successo di Milano 2015 possiamo posizionar­e bene le nostre aziende per l’evento degli Emirati

ne universale. «Vogliamo far aumentare il numero dei turisiti da 4,5 milioni del 2015 a 8,5 nel 2020» ha spiegato Omar Al Busaidy, direttore degli Investimen­ti presso l’Autorità per il turismo e la cultura di Abu Dhabi. Per questo, ha continuato, le attuali 30mila camere di albergo dovrebbero raddoppiar­e entro il 2021. Anche il tasso di occupazion­e delle stanze è andato via via crescendo, fino al 75% del 2015. Se si consideran­o gli oltre 10 milioni di turisti che ogni anno invadono la vicina Dubai, si comprende quanto spazio di crescita abbia la capitale emiratina. «Abu Dhabi è unica - ha affermato Al Busaidy - la natura, il deserto, le spiagge, le mangrovie e anche la montagna, nelle zone interne, rendono l’Emirato una meta interessan­te e in rapida crescita».

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