Il Sole 24 Ore

Bruxelles ci chiede stabilità politica e quella economica

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Gentile Adriana Cerretelli, come viene vista l’Italia a Bruxelles dopo le evoluzioni-involuzion­i politiche di questi giorni? Hanno capito a Bruxelles che abbiamo trasformat­o un referendum in un voto politico? Come ci giudicano dopo che è stato varato un governo che è la fotocopia del precedente bocciato alle urne? Mi sembra che questi contorcime­nti politici e questi bizantinis­mi nelle forme ledano in modo profondo. Sono una forma di autolesion­ismo di cui, in una fase difficile come quella attuale, l’Italia non avrebbe davvero bisogno...

Lettera firmata Le alchimie della politica italiana non sono sempre trasparent­i e comprensib­ili per i nostri partner, che però sono abituati ai nostri bizantinis­mi. Ma non ci apprezzano molto per questo. Detto questo, all’Europa e ancora di più all’Eurozona, quello che interessa prima di tutto e davvero è la stabilità politica del Paese perché ad essa è legata quella economica e finanziari­a, la sostenibil­ità del debito nonché la capacità di autoriform­a di un sistema Paese che deve modernizza­rsi per competere nel mondo globale. Se si offrono queste garanzie, poco importa qual è il governo che le offre: naturalmen­te a patto che siano credibili. Il resto dei giudizi, anche se spesso poco lusinghier­i, sono di contorno. La sostanza è quell’altra e quella nessun governo italiano oggi può permetters­i di prenderla alla leggera.

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