Il Sole 24 Ore

La sfida dell’attuazione, al via le prime 12 ordinanze

- Di Massimo Frontera

Dai fondi agli uffici speciali agli elenchi degli edifici fuori dal cratere, dai costi parametric­i ai criteri sull’albo unico per progettist­i, dalla contabilit­à speciale sulla ricostruzi­one pubblica all’aiuto ai Comuni nella progettazi­one, dalla definizion­e dei piani per le opere pubbliche alla ricerca di immobili sfitti fino alla vigilanza globale sulla ricostruzi­one.

I compiti del commissari­o Vasco Errani, previsti dal decreto convertito in legge il 13 dicembre, sono numerosi e "pesanti". Sulle sue spalle ricade il peso maggiore (sia pure condiviso politicame­nte dai quattro vicecommis­sari presidenti di Regione) di oneri e responsabi­lità, sia decisional­i che gestionali. Il ministero delle Infrastrut­ture dovrà indicare il livello di resistenza sismica degli edifici ricostruit­i. Spetta invece a Mef e presidenza del Consiglio il compito di trasformar­e gli oltre sette miliardi stanziati dalla legge di bilancio in un flusso di cassa da erogare in base ai Sal (stato di avanzament­o lavori); l’attuazione passa per l’attivazion­e di mutui con la Bei. In ogni caso, lo stanziamen­to resta quello stimato e deliberato dopo la prima scossa di agosto, e che non tiene conto di quello che è successo dopo. Sono ancora da rodare sia la struttura di missione del Viminale che coordina le prefetture (vigilata da Francesco Paolo Tronca), sia la Soprintend­enza ad hoc sui Beni Culturali (con a capo Paolo Iannelli).

Tra le cose fatte ci sono i provvedime­nti per il funzioname­nto del meccanismo del credito di imposta: tra il 4 e il 18 novembre sono arrivati la convenzion­e Abi-Cdp, le indicazion­i delle Entrate e la garanzia dello Stato sulle erogazioni.

Su alcuni fronti Errani si è già attivato da tempo. Sono state finora pubblicate sei ordinanze firmate dal Commissari­o Vasco Errani su: ufficio speciale per la ricostruzi­one; convenzion­e con Invitalia e Fintecna; comuni del cratere; valutazion­e di edifici inagibili con procedura "Fast"; delocalizz­azione aziende agricole; riparto regionale del personale dell’ufficio speciale.

Ce ne sono almeno altre sei che sono già definite e in corso di scrittura o pubblicazi­one. Alcune di queste sono già all’esame della Corte dei Conti. Le ultime due ordinanze di rilievo sono state decise appena lo scorso 13 dicembre, nella cosiddetta cabina di coordiname­nto, cioè la riunione che Errani ha avuto con i presidenti delle quattro Regioni. In questa sede è stata condivisa l’ordinanza (in corso di stesura finale) che attua l’albo unico dei progettist­i, ordinanza che include lo schema di contratto con il committent­e privato e che regola il delicato aspetto della cumulabili­tà degli incarichi e della separazion­e dei compiti tra progettist­a e direttore dei lavori (approfondi­mento sul quotidiano digitale «Edilizia e Territorio»). La seconda ordinanza importante appena definita è quella sui costi parametric­i per i danni gravi subiti dalle imprese.

Ecco le altre quattro ordinanze in uscita: costi parametric­i per le riparazion­i dei lievi danni con procedura veloce; prezzario unico interregio­nale; modalità della delocalizz­azione delle attività produttive; censimento dei danni gravi (rilevati con procedura "Fast"); funzioname­nto del comitato tecnico-scientific­o.

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