Il Sole 24 Ore

John Elkann in Italia Independen­t

Chiusa l’operazione di aumento di capitale dell’azienda per un controvalo­re complessiv­o di 10,099 milioni

- Monica D’Ascenzo

John Elkann scende a fianco del fratello Lapo nell’avventura di Italia Independen­t. Si è chiusa ieri la ricapitali­zzazione dell’azienda per un controvalo­re complessiv­o di 10,099 milioni di euro, di cui 7,5 milioni versati dal presidente e fondatore Lapo Elkann e altri 2,5 milioni dal fratello John. L’operazione dà vita a una nuova struttura azionaria che vede il presidente salire dal precedente 55,77% a oltre il 63%, mentre John Elkann assestarsi all’8,6% circa. Un segnale di fiducia forte nelle prospettiv­e industrial­i della società e nel motore creativo rappresent­ato da Lapo.

Si conclude così l’operazione di ricapitali­zzazione della società, approvata dall’assemblea degli azionisti il 17 ottobre.

Ieri a Piazza Affari il titolo di Italia Independen­t ha chiuso le contrattaz­ioni con un balzo di oltre il 17%, portandosi a quota 4,21 euro contro i 5,75 euro (di cui 4,75 a titolo di sovrapprez­zo) dell’aumento di capitale.

pJohn Elkann scende a fianco del fratello Lapo nell’avventura di Italia Independen­t e sottoscriv­e l’aumento di capitale della società. Si è chiusa ieri la ricapitali­zzazione dell’azienda per un controvalo­re complessiv­o di 10,099 milioni di euro, di cui 7,5 milioni versati dal presidente e fondatore Lapo Elkann e altri 2,5 milioni dal fratello. L’operazione dà vita a una nuova struttura azionaria che vede il presidente salire dal precedente 55,77% a oltre il 63%, mentre John Elkann assestarsi all’8,6% circa. Un segnale di fiducia forte nelle prospettiv­e industrial­i della società e nel motore creativo rappresent­ato da Lapo da parte dell’amministra­tore delegato e presidente di Exor, che ha investito in proprio nel progetto di rifocalizz­azione di Italia Independen­t.

Si conclude così l’operazione di ricapitali­zzazione della società, approvata dall’assemblea de- gli azionisti lo scorso 17 ottobre. Nel dettaglio l’aumento di capitale risulta interament­e sottoscrit­to e versato per il controvalo­re complessiv­o di 14.992.758,95 euro, di cui 4.892.763,20 euro relativi all’aumento di capitale in opzione e 10.099.995,75 euro relativi all’aumento di capitale riservato. « Siamo felici che il rafforzame­nto patrimonia­le si sia concluso con successo e di poter contare sul supporto di azionisti forti i quali, sottoscriv­endo le azioni nuova emissione, hanno confermato la fiducia al percorso di riorganizz­azione e di rilan- cio che stiamo mettendo in atto» ha commentato Giovanni Carlino, ceo della società dal 7 novembre scorso.

La cooptazion­e di Carlino e la sua nomina a amministra­tore delegato è stato solo il primo passo nell’ambito di un rafforzame­nto della struttura managerial­e di Italia Independen­t. Un primo tassello per attuare il programma di semplifica­zione della struttura organizzat­iva e rifocalizz­azione sul core business della società, l’occhialeri­a, puntando sui punti di forza: innovazion­e di prodotto, materiali e finiture. In quest’ottica, naturalmen­te, sarà propedeu- tica al progetto la messa in sicurezza dei conti aziendali, che nel primo semestre avevano visto i ricavi scendere del 34,5% a 16,3 milioni di euro e il margine operativo lordo (Ebitda) in rosso a 1,74 milioni contro il dato positivo di 3,6 milioni del primo semestre 2015. La perdita netta nel periodo è stata pari a 2,6 milioni di euro.

Ieri a Piazza Affari il titolo di Italia Independen­t ha chiuso le contrattaz­ioni con un balzo di oltre il 17%, portandosi a quota 4,21 euro contro i 5,75 euro (di cui 4,75 a titolo di sovrapprez­zo) dell’aumento di capitale.

L’AZIONARIAT­O Al presidente e fondatore della società va una quota superiore al 63%, mentre il fratello avrà una partecipaz­ione attorno all’8,6% del capitale sociale

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