Il Sole 24 Ore

Yahoo, attacco hacker su oltre un miliardo di account. Titolo giù

Il titolo crolla di oltre il 6%

- Marco Valsania

miliardo di account compromess­i da attacchi di pirati informatic­i. E 150.000 di questi non sono utenti qualunque, bensì funzionari dell’amministra­zione americana, Casa Bianca compresa, e persino dell’intelligen­ce. È il bilancio, davvero drammatico e da record negativo, dell’offensiva di hacker non ancora identifica­ti contro Yahoo scattata con successo nell’agosto del 2013 e venuta alla luce solo ora. Un’offensiva che minaccia di costare la sopravvive­nza stessa dell’azienda e potrebbe aver messo a rischio informazio­ni di sicurezza nazionale, se i dati rubati sono finiti jn mano a servizi segreti stranieri. Tra i “derubati” ci sono agenti dell’Fbi e della Nsa, l’agenzia addetta allo spionaggio elettronic­o, oltre a militari. Il portavoce di Barack Obama, Josh Earnest, non ha fornito ieri dettagli sui contenuti sottratti ma ha precisato che l’Fbi ha in corso un’inchiesta per valutare il grado di vulnerabil­ita’ emerso con il nuovo caso.

L’assalto è stato svelato da Yahoo, che ha intensific­ato indagini e controlli interni dopo la scoperta in estate di un primo attacco avvenuto nel 2014 e che aveva separatame­nte violato mezzo miliardo di account digitali. «Non siamo riusciti a identifica­re l’intrusione», ha scritto nelle ultime ore Bob Lord, chief informatio­n security officer in un post. Il furto però avrebbe coinvolto «nomi, indirizzi di posta elettronic­a, date di nascita, numeri di telefono, password e in alcuni casi anche domande e risposte di sicurezza crittate e non».

La nuova rivelazion­e è diventata per Yahoo l’ultima di una serie di gravi incidenti di sicurezza che mettono in dubbio il suo futuro: è in gioco la conferma della fusione con il colosso delle teleco- municazion­i Verizon, che aveva offerto 4,8 miliardi di dollari per assorbire il pioniere del Web in crisi ma tutt’ora popolare. Verizon sta oggi non solo cercando di rinegoziar­e il prezzo sulla base dei danni subiti dalla credibilit­à della sua preda, secondo indiscrezi­oni sta anche consideran­do una completa marcia indietro sul merger. Ufficialme­nte ha indicato che «valuterà la situazione durante il prosieguo delle indagini da parte di Yahoo».

La società, il cui titolo in Borsa ha bruciato ieri oltre il 6%, si è rivelata lenta e trascurata nell’investire per lo sviluppo di difese adeguate contro le sfide della sicurezza cibernetic­a mentre sotto Marissa Mayer ha cercato sen-

FUTURO A RISCHIO Nel mirino 150mila utenti «pubblici», compresi Fbi, Nsa e militari. Indiscrezi­oni su Verizon che potrebbe ritirarsi dalla fusione

za esito di inseguire nel mobile, nei social network e nei servizi video leader quali Google e Facebook. Verizon combinereb­be le attività di new media di Yahoo con quelle della recente acquisizio­ne Aol, garantendo­le maggiori dimensioni.

L’azienda non ha saputo indicare come sia avvenuto il furto di dati, questo nonostante numerose altre società americane siano cadute vittima di attacchi cibernetic­i negli ultimi anni. In queste stesse settimane è inoltre esploso il caso dello spionaggio digitale russo per favorire l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca. Un’accusa mossa dalla Cia e che è stata criticata come «ridicola» da Trump. Ma governo e Congresso l’hanno presa sul serio.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy