I vincitori del premio Demattè
Quattro r iconoscimenti e due menzioni speciali
pQuattro vincitori e due menzioni speciali per l’edizione 2016 del premio Demattè, organizzato da Aifi in collaborazione con Ey, Borsa Italiana, Sda Bocconi, Sole 24 Ore e Corriere della Sera.
Nella categoria Early Stage il premio è stato assegnato a Vertis Sgr & Imi Fondi Chiusi Sgr per l’operazione Mosaicoon azienda specializzata nella realizzazione, distribuzione e monitoraggio delle campagne pubblicitarie video su Internet.
Nella categoria Expansion il vincitore è Fondo Italiano d’Investimento Sgr per l’operazione Comecer, azienda attiva nel settore della medicina nucleare e specializzata nei sistemi di gestione, elaborazione e dosaggio di radiofarmaci.
Nella categoria Buy Out il premio è stato consegnato ad Alcedo Sgr & Wise Sgr per l'operazione Jk Group, azienda che lavora nella progettazione, produzione e commercializzazione di inchiostri per la stampa tessile e industriale.
Per la categoria Buy Out premio speciale big deal, il trofeo è andato ad Apax Partners per le operazioni su Banca Farmafactoring, azienda factoring per crediti delle Asl verso società farmaceutiche e Rhiag Group, attiva nel mercato della distribuzione di pezzi di ricambio automobilistici per le autofficine indipendenti.
Infine, è stata consegnata una menzione speciale valorizzazione della ricerca a Lazio Innova per l'operazione Mediapharma, società che opera nel settore delle biotecnologie farmaceutiche e in particolare nella ricerca, sviluppo e commercializzazione di anticorpi monoclonali per la cura dei tumori e di altre malattie e una menzione speciale internazionalizzazione a Mandarin Advisory per l'operazione Dedalus, azienda di software clinici sanitari sia per il settore pubblico sia privato.
«Quest'anno – spiega Inno- cenzo Cipolletta, presidente di Aifi – oltre ai premi legati alle categorie Early Stage, Expansion e Buy Out abbiamo consegnato due menzioni speciali per sottolineare l'importanza che i fondi hanno nella Ricerca & Sviluppo e nella internazionalizzazione delle aziende in cui investono. Non si può, infatti, pensare di crescere senza investire in R&S e senza l'obiettivo di diventare internazionali e quindi entrare in mercati diversi, e con logiche spesso distanti da quelle italiane».
«La selezione dei vincitori – commenta Enrico Silva, Ey private equity leader per l'area mediterranea – è stata molto combattuta, data la grande qualità delle operazioni finaliste. I vincitori si sono contraddistinti per avere meglio supportato le aziende proprio in questi elementi di creazione del valore, anche in termini di un importante incremento nel dato occupazionale».