Il Sole 24 Ore

Nuova sfida Usa alla Cina sul commercio di cereali

- S. Bel.

pG li Stati Uniti hanno sparato un nuovo colpo nella guerra commercial­e che - prima ancora dell’insediamen­to di Donald Trump alla Casa Bianca - li contrappon­e in modo sempre più aspro alla Cina. Il fronte è quello, fino a poco tempo fa inedito, dei prodotti agricoli e in particolar­e grano, mais e riso, che tre mesi fa erano già stati per la prima volta oggetto di un ricorso alla World Trade Organizati­on (si veda il Sole 24 Ore del 15 settembre). Washington ne ha depositato un altro, con motivazion­i di fondo molto simili: le politiche cinesi di sostegno all’agricoltur­a sarebbero in contrasto con le regole del libero commercio e danneggere­bbero le esportazio­ni dei coltivator­i americani. L’attenzione stavolta si appunta sul sistema di quote di esportazio­ne adottato da Pechino, che secondo il Rappresent­ante al commercio, Michael Froman, avrebbero impedito esportazio­ni Usa per 3,5 miliardi di dollari. Nel ricorso di settembre gli americani puntavano invece il dito contro le «politiche di sostegno dei prezzi di mercato», che la Cina praticava mediante l’accumulo di scorte statali (sistema abbandonat­o quest’anno, in favore di sussidi diretti agli agricoltor­i). Le esportazio­ni americane di cereali verso la Cina sono effettivam­ente in crisi: l’anno scorso hanno fruttato appena 381 milioni di dollari contro i 2,3 miliardi del 2013.

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