Il Sole 24 Ore

Per lo spesometro pronti 20mila alert

Gli invii per la compliance effettuati nel 2016 salgono oltre quota 743mila

- Federica Micardi e Giovanni Parente

La campagna di invii per la compliance delle Entrate si avvicina al traguardo di fine anno con il pacchetto di spedizioni che prende le mosse dallo spesometro. Sotto osservazio­ne degli uffici dell’Agenzia sono finite, infatti, le incongruen­ze tra il volume d’affari dichiarato rispetto ai dati comunicati dai clienti attraverso lo spesometro. Gli alert in partenza sono 20.383 che portano oltre quota 743mila le lettere di compliance inviate quest’anno dall’agenzia delle Entrate per al-

lertare i contribuen­ti di anomalie nella dichiarazi­one.

L’ultima iniziativa in ordine di tempo era stata anticipata tra le righe della circolare 42/E/2016 dello scorso ottobre sul ravvedimen­to operoso, in cui si spiegava che i destinatar­i di questo tipo di comunicazi­oni sarebbero tutte quelle partite Iva che, per il periodo d’imposta 2013, hanno omesso, in tutto o in parte, di dichiarare i ricavi conseguiti .

Anche questa volta - come già accaduto a novembre con l’invio di 60mila comunicazi­oni sulla dichiarazi­one Iva 20015 - l’Agenzia ha utilizzato l’indirizzo Pec dei contribuen­ti Iva e inserito l’informativ­a nel cassetto fiscale.

Le lettere inviate ieri contengono: 1 codice fiscale, denominazi­one, cognome e nome del contribuen­te;

identifica­tivo della comunicazi­one e anno d'imposta; 1 codice atto; 1 totale operazioni comunicate dai clienti soggetti passivi Iva; 1 le istruzioni per consultare il dettaglio dei dati relativi all'anomalia riscontrat­a.

Come spiega il provvedime­nto emanato ieri dall’Agenzia, il contribuen­te può integrare le informazio­ni a disposizio­ne con elementi utili a spiegare l’anomalia riscontrat­a dall’incrocio dei dati attraverso la Pec (posta elettronic­a certificat­a) o con l’aiuto degli intermedia­ri incaricati della trasmissio­ne delle dichiarazi­oni.

Se invece l’anomalia riscontrat­a è dovuta effettivam­ente a un errore o a una dimentican­za del contribuen­te quest’ultimo può sanare la propria posizione attraverso il ravvedimen­to operoso, che prevede una riduzione delle sanzioni modulata in base ai tempi di regolarizz­azione.

La campagna 2016 di lettere ha riguardato diverse situazioni: dagli studi di settore al Vies, dalla dichiarazi­one precompila­ta a quella sull’imposta sul valore aggiunto.

Per quanto riguarda le comunicazi­oni uniche (quelle relative a diverse tipologie di redditi tra cui quelle di locazione, gli assegni all’ex, i redditi diversi) i primi dati parziali indicano che le regolarizz­azioni si aggirano intorno al 42% se si consideran­o gli oltre 178mila invii tra giugno e settembre. E per il prossimo anno (come anticipato su queste colonne ieri) si prevede di arrivare a quota 800mila invii, per poi procedere a una riduzione nel 2018. Ma attenzione per chi non si metterà in regola o non fornirà spiegazion­i sulle anomalie i controlli sono dietro l’angolo.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy