Il Sole 24 Ore

Asse F2i-Italmobili­are per Edison

Pronto un miliardo per rilevare una quota del 20-25% del gruppo controllat­o da Edf

- Laura Galvagni Marigia Mangano

pÈ F2i il partner di Italmobili­are nella corsa per l'ingresso nel capitale di Edison. In particolar­e, il piano attorno al quale si starebbe ragionando, e di cui ha dato conto Il Sole 24 Ore di venerdì, prevede la costituzio­ne di un consorzio che nel complesso investa circa 1 miliardo di risorse, somma sufficient­e per entrare in possesso di una quota tra il 20 e il 25% del capitale. Al momento non è chiaro quale sarà l’esatta composizio­ne della cordata. A quanto si apprende, l’entità delle singole quote non sarebbe ancora stata definita. Si ragiona sull’ipotesi di un investimen­to paritetico ma non è da escludere che il fondo infrastrut­turale guidato da Renato Ravanelli si ritagli una pozione leggerment­e più rotonda.

Quanto alle modalità, l’impression­e è che Edf, almeno in questo caso, possa procedere con una vendita. Va ricordato, in merito a ciò, che la compagnia d’Oltralpe non naviga in ottime acque. La società ha varato un importante piano di cessioni, circa 10 miliardi, da realizzare entro il 2020, per far fronte a una situazione debitoria poco equilibrat­a. Ecco perché alcuni osservator­i ritengono che la valorizzaz­ione del pacchetto possa passare da una procedura di cessione. Anche se, come rilevano alcuni analisti, non è escluso che l’ingresso possa avvenire tramite aumento di capitale. Non a caso, ha sottolinea­to Equita in una nota, qualche tempo fa la stampa ha riferito di un possibile interesse di Foro Buona- parte per la divisione gas & power retail di Eni. Un’operazione che vale fino a 3,5 miliardi. In quest’ottica, chiave potrebbe essere evidenteme­nte il miliardo di euro che verrebbe iniettato dai nuovi soci. Anche se, si precisa, è plausibile che le risorse fresche vengano raccolte in un momento successivo attraverso il ritorno a Piazza Affari di Edison.

Proprio il mercato inizia a ragionare su un eventuale rafforzame­nto del gruppo energetico tant’è che le Edison risparmio hanno archiviato la seduta di venerdì in progresso del 2,74% a 0,76 euro mentre Italmobili­are è salita dello 0,36% a 41,75 euro. La valutazion­e di 1 miliardo per una quota attorno al 20-25% rappresent­a secondo gli analisti di Equita un prezzo fair. Soprattutt­o se si consideran­o i multipli classici, in particolar­e quelli relativi all’ebitda. Una valorizzaz­ione di questo tipo implica infatti un valore implicito di Edison di 5-6 volte le stime del margine operativo lordo di fine 2016. Contro una media di settore nella power generation di 6-6,5 volte. Riguardo a Italmobili­are, se l’operazione dovesse andare in porto, utilizzere­bbe tra il 30 e il 50% del cash rinvenient­e dalla cessione di Italcement­i. Con Edison che varrebbe a quel punto dal 13 al 20% del net asset value. La holding della famiglia Pesenti presentava subito dopo il perfeziona­mento della cessione di Italcement­i un nav di circa 2 miliardi. La composizio­ne del portafogli­o, in pratica, vedeva il 50% circa rappresent­ato da partecipaz­ioni nel settore industrial­e, il 13% nel settore finanza e banche e il 37% rappresent­ato da liquidità. Danari che finora sono stati investiti per un centinaio di milioni nello sviluppo di Clessidra.

L’eventuale investimen­to in Edison rappresent­erà la prima importante operazione di Italmobili­are dopo la vendita di Italcement­i al gruppo Heidelberg­Cement. Un riassetto che ha garantito alla holding della famiglia Pesenti un incasso di 1,67 miliardi. Parte di questo tesoretto è stato utilizzato per sottoscriv­ere una quota importante del gruppo tedesco, quanto basta per fare di Italmobili­are il terzo azionista. Ma anche escludendo la parte di risorse che sono state destinate alla sottoscriz­ione del pacchetto di azioni del gruppo tedesco, i denari in cassa sono poco meno di 900 milioni di euro. Che, sommati alla cassa già presente nella holding e pari a circa 100 milioni di euro, ha portato l'assegno complessiv­o da “investire” a quasi un miliardo.

LE VALUTAZION­I L'offerta non vincolante del consorzio valuta il gruppo di Foro Buonaparte 5-6 volte l'ebitda 2016

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REUTERS Riassetto. Italmobili­are e F2i pronti a entrare in Edison
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