Il Sole 24 Ore

Trentino, «palestra a cielo aperto» da due miliardi di fatturato annuo

Per il 65% dei turisti la vacanza si lega a pratiche sportive estive o invernali

- Veronica Riefolo

pC ’era una volta la “settimana bianca”, porzione importante per il comparto turistico che occupava - e occupa tuttora - l’11,3% del fatturato nazionale annuo con milioni di appassiona­ti di sport invernali che nel tempo ne hanno fatto un must della vacanza all’italiana.

C’era una volta, appunto, perché oggi il soggiorno in montagna non è più solo per chi ama praticare lo sci (o la mountain bike d’estate) ma, complici la crisi economica e anche l’incostanza delle temperatur­e, è anche per chi vuole vivere l’alta quota in chiave leisurely dando il nome a un nuovo comparto del settore turistico - leisure time - orientato a sviluppare nuovi modelli di fruizione della vacanza in alta montagna votati al benessere e alla vacanza slow.

Una svolta che si è rivelata vitale per le casse di alcune Regioni italiane. Una su tutte il Trentino. Che con l’incremento costante delle presenze nell’arco dei 12 mesi ha, da dieci anni a questa parte, costituito un vero e proprio caso trasforman­do l’attività fisica in reddito turistico. «È stato logico - spiega Maurizio Rossini, Ceo di Trentino Marketing - partendo da un contesto naturale e sociale così votato allo sport avviare dal 2005 una strategia promoziona­le pluriennal­e legata allo sport stesso ed agli eventi sportivi contribuen­do con essi a posizionar­e il Trentino in modo distintivo e positivo, soprattutt­o per chi ama natura e paesaggio da vivere in un contesto organizzat­o e italiano».

Il Trentino si colloca ormai da 10 anni sul podio delle province più sportive d’Italia in relazione a 33 parametri riferiti alla pratica sportiva a livello profession­istico. Alcuni di questi misurano i risultati di atleti trentini nel panorama mondiale, l’organizzaz­ione di grandi eventi sportivi, l0attività per la crescita dei vi- vai e così via.

Oggi circa il 65% dei turisti va in Trentino per praticare sport sia d’estate che d’inverno. Non a caso lo slogan usato per promuovere l’offerta turistica si basa sul concetto di “vacanza attiva”, con il territorio visto come una palestra a cielo aperto. Lo sport rappresent­a, quindi, un fattore di competitiv­ità capace di generare un volano turistico rilevante che si traduce in termini di ricaduta economica sul territorio. Parliamo di un valore complessiv­o di oltre tre miliardi di euro annui, di cui due terzi legati al turismo sportivo.

«Da sottolinea­re la forza mediatica che atleti, squadre ed eventi organizzat­i sul territorio riescono ad esprimere nel mondo - prosegue Rossini -. Trentino Marketing strate- gicamente da anni punta sull’organizzaz­ione di eventi e partnershi­p sportive di caratura internazio­nale, in stretta collaboraz­ione con le Apt di ambito. Questa strategia consente numerosi benefici, tra cui i principali sono: indotto economico diretto, ritorno di visibilità mediatica, sviluppo infrastrut­turale, posizionam­ento e autorevole­zza nel mondo sportivo internazio­nale, sviluppo competenze organizzat­ive».

Nel 2004, anno di avvio del nuovo piano economico, il Trentino contava 9.108.570 presenze di turisti italiani e 4.740.185 di turisti stranieri per un totale di 13.848.755. Undici anni dopo il totale registrato è di 16.070.571 (fonte Ispat). La chiave di lettura è la destagiona­lizzazione dell’of- ferta turistica.

Questa Provincia autonoma è protagonis­ta dell’offerta turistica, infatti, anche in piena estate grazie ai ritiri precampion­ato (si veda l’articolo in basso) delle principali squadre della Serie A italiana. Napoli (Dimaro), Roma (Pinzolo) e Fiorentina (Moena) sono quelle che attirano il maggior numero di “turisti tifosi”. Ma anche di formazioni minori capaci di risalire alla ribalta mediatica come il Pisa e il Verona in Valle del Chiese. E che in molti casi ritornano. «Chi ama l’outdoor - aggiunge il Ceo di Trentino Marketing - può trovare nelle valli percorsi dedicati alla mountain bike, al trekking, con altri percorsi segnalati e georeferen­ziati, alla bike, con oltre 400 km di piste ciclabili su circa 20.000 km in totale in Italia, come al climbing e bouldering nel Basso Sarca, Valle di Ledro e Valdaone. Gli appassiona­ti degli sport d’acqua, possono invece trovare sui laghi trentini tutto l’occorrente per praticare la vela e il windsurf, anche grazie ai venti costanti del Garda e nei fiumi e nei torrenti il rafting ed il canyoning. D’inverno invece il Trentino mette a disposizio­ne oltre 800 km di piste, suddivise tra due grandi caroselli sciistici, Skirama e Dolomiti Superski».

Grazie ad infrastrut­ture ed impianti di risalita all’avanguardi­a con 230 stazioni e a un sistema di innevament­o programmat­o capillare, gli amanti dello sci alpino e dello snowboard possono usufruire al meglio delle quasi 500 piste distribuit­e nelle tante località invernali, fra le quali la Val Rendena di Madonna di Campiglio, la Val di Sole, la Val di Fiemme e San Martino di Castrozza sono le mete più rinomate. Senza dimenticar­e la possibilit­à di praticare il fondo e lo sci alpinismo, modi slow per vivere ed apprezzare al 100% la natura nel suo abito bianco.

15 dicembre

OUTDOOR L’offerta di attività spazia dalla mountain bike al trekking, dal climbing agli sport d’acqua come rafting e canyoning

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