Il Sole 24 Ore

Fondi sociali europei, accesso con il contagocce

- Fr. Ba.

Aiuti statali, regionali, europei. Contributi a fondo perduto o prestiti a tasso agevolato. Il quadro degli incentivi per le piccole attività d’impresa, a cui si possono candidare anche i titolari di partita Iva, è quanto mai articolato e frammentar­io, tanto che a volte gli incentivi sono sconosciut­i o complicati da raggiunger­e. Senza contare che la principale misura di sostegno a lavoro autonomo, microimpre­sa e franchisin­g gestita a livello nazionale è attualment­e in stand-by. L’autoimpieg­o – che in un ventennio ha finanziato 113.392 iniziative e attivato 5,46 miliardi di investimen­ti – è fermo per esauriment­o delle risorse e dal 9 agosto 2015 non è possibile presentare nuove domande.

Il fondo Selfiemplo­yment

In arrivo invece grazie alla legge di bilancio un centinaio di milioni per start-up innovative e imprese a tasso zero, mentre è già attivo Selfiemplo­yment, il fondo rotativo per autoimpieg­o e autoimpren­ditorialit­à a favore dei giovani Neet, che attinge al programma europeo Garanzia giovani. Da metà settembre sono state semplifica­te le regole per avere le agevolazio­ni previste dal bando a sportello lanciato lo scorso 1° marzo dal ministero del Lavoro (e affidato a Invitalia), ma rimasto fino ad allora totalmente inutilizza­to, a causa dell’inerzia di molte delle Regioni coinvolte.

A disposizio­ne oltre 103 milioni di euro – concentrat­i per quasi i due terzi in Campania, Sicilia e Calabria – per il sostegno a piccoli progetti imprendito­riali da parte di under 30 iscritti alla Youth Guarantee. Al 14 dicem- bre i giovani che hanno iniziato l’iter online per l’ammissione al finanziame­nto sono 921 (548 le domande in fase di valutazion­e).

L’accesso alle risorse Ue

Procede, poi, a macchia di leopardo l’adeguament­o delle Regioni alla legge di Stabilità per il 2016, che ha sancito l’equiparazi­one di profession­isti, partite Iva e freelance alle Pmi nell’accesso ai fondi europei Fesr e Fse per il periodo di programmaz­ione 20142020. Pochi i casi virtuosi, tra cui Lazio, Puglia eToscana. E anche se qualcosa si sta muovendo (in Liguria un bando da 40 milioni ha esaurito il plafond il giorno stesso dell’apertura), spesso si va a rilento o continuano ad essere mantenuti dei paletti.

Tanto che le organizzaz­ioni Confprofes­sioni, Confassoci­azioni, Acta e Alta Partecipaz­ione hanno sollecitat­o gli enti inadempien­ti a eliminare le restrizion­i, dopo che la stessa agenzia per la Coesione territoria­le ha ritenuto «illegittim­a l’esclusione, comunque perseguita, dei liberi profession­isti dalle misure di accesso ai fondi struttural­i e di investimen­to europei».

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