L’ibrido «furbo» è in formato bonsai
La terza generazione di Suzuki Ignis guadagna in personalità ed efficienza
pSuzuki
Il motore di base è il 1.2 Dualjet a iniezione diretta di benzina, già impiegato sulla Baleno, che abbina efficienza e prestazioni decorose. Accoppiato al sistema “micro” ibrido Shvs (Smart hybrid vehicle by Suzuki) riduce in qualche misura consumi ed emissioni. L’Shvs è un sistema compatto e leggero, che si basa su un dispositivo Isg (Integrated Starter Generator), che si compone di un generatore per recuperare l’energia in fase di frenata immagazzinandola nel pacco batterie agli ioni di litio ad alte prestazioni, per restituirla, all’occorrenza, tramite un motore elettrico (di potenza non superiore ai 3 kW), in modo da sostenere il motore termico in fase di accelerazione. Soprattutto nei modelli compatti questo sistema si rivela vincente, perché trasforma la vettura in ibrida (con tutti i vantaggi che ne derivano, come il superamento dei blocchi del traffico e accesso alle Ztl); inoltre, rilasciando 50 Nm in più di coppia, rende le accelerazioni più efficaci.
Per la trasmissione la scelta è tra il 5 marce manuale oppure l’Ags (Auto Gear Shift) automatico robotizzato a 5 rapporti, utilizzabile anche manualmente.
La nuova Ignis, poi, è disponibile con trazione a due e quattro ruote motrici. In quest’ultimo caso adotta il sistema a giunto viscoso Allgrip Auto di Suzuki, che distribuisce automaticamente la coppia alle ruote posteriori, quando avverte che quelle anteriori stan-