Nuovi investimenti, richieste al 20 febbraio per gli spazi finanziari
Finanziamento con avanzi di amministrazione o debito In gioco 700 milioni, 300 per l’edilizia scolastica
pUn capitolo importante nella legge di bilancio 2017 è legato alla concessione di 700 milioni di spazi finanziari, di cui 300 per l’edilizia scolastica, a sostegno degli investimenti locali finanziati con avanzi di amministrazione degli esercizi precedenti e/ o risorse da debito. La novità, che riguarda gli anni 2017-2019, rientra nel regime dei patti nazionali disciplinato dall’articolo 10, comma 4 della legge 243/2012.
In base al comma 486 della legge di bilancio gli spazi possono essere richiesti dagli enti locali solo qualora gli interventi non possano essere realizzati nel rispetto del proprio saldo di finanza pubblica.
Per l’edilizia scolastica possono essere richiesti spazi finanziari entro il termine perentorio del 20 gennaio (ma 20 febbraio per il 2017 in base al comma 494) di ciascun anno alla Presidenza del Consiglio dei ministri – Struttura di missione per il coordinamento e impulso nell’attuazione di interventi di riqualificazione dell’edilizia scolastica.
Entro il termine perentorio del 5 febbraio (5 marzo per il 2017) saranno assegnati gli spazi secondo l’ordine di priorità dettato dal comma 488:
a) lavori per edilizia scolastica già avviati, finanziati con mutuo, per i quali sono stati attribuiti spazi finanziari nel 2016 in base al Dpcm 27 aprile 2016;
b) lavori di nuova costruzione di edifici scolastici per i quali gli enti dispongono del progetto esecutivo e per i quali non è stato pubblicato il bando alla data di entrata in vigore della legge di bilancio;
c) interventi di edilizia scolastica per i quali gli enti dispongono del progetto esecutivo redatto e validato in conformità alla vigente normativa, completo del cronoprogramma della spesa e che non abbiano pubblicato il bando di gara alla data di entrata in vigore della legge di bilancio.
I restanti 400 milioni di euro annui, in base al comma 490, de- vono essere richiesti, sempre entro il 20 gennaio (20 febbraio per il 2017), alla Ragioneria generale per il finanziamento degli investimenti non riferiti all’edilizia scolastica. Per assegnare gli spazi agli enti strutturalmente idonei al finanziamento degli interventi, le richieste andranno corredate di informazioni sul fondo di cassa al 31 dicembre dell’anno precedente e sull’avanzo di amministrazione, al netto della quota accantonata del Fondo crediti di dubbia esigibilità, risultante dal rendiconto o dal preconsuntivo dell’anno precedente.
Le assegnazioni avverranno entro il successivo 15 febbraio (15 marzo nel 2017), tenendo conto del seguente ordine prioritario:
a) investimenti finanziati con avanzo di amministrazione o mediante operazioni di indebitamento da parte di Comuni istituiti, nel quinquennio precedente all’anno di riferimento, a seguito dei processi di fusione e di quelli con popolazione inferiore a mille abitanti, per i quali gli enti dispongono di progetti esecutivi redatti e validati, completi del cronoprogramma della spesa;
b) interventi di edilizia scolastica non soddisfatti dagli spazi finanziari indicati sopra;
c) investimenti finalizzati all’adeguamento e al miglioramento sismico degli immobili, finanziati con avanzo di amministrazione, per i quali gli enti dispongono del progetto esecutivo redatto e validato, completo del cronoprogramma della spesa;
d) investimenti finalizzati alla prevenzione del rischio idrogeologico e alla messa in sicurezza e alla bonifica di siti inquinati ad alto rischio ambientale, individuati come prioritari per il loro rilevante impatto sanitario, finanziati con avanzo di amministrazione. Rimane la condizione del progetto esecutivo redatto e validato, completo del cronoprogramma della spesa.
Se le richieste superano gli spazi disponibili, l’attribuzione è effettuata a favore degli enti che presentano la maggiore incidenza del fondo di cassa (al 31 dicembre dell’anno precedente) rispetto all’avanzo di amministrazione (al netto della quota accantonata del Fondo crediti di dubbia esigibilità), risultante dal rendiconto o dal preconsuntivo dell’anno precedente.
I PARAMETRI Priorità al completamento degli interventi già avviati o con progetto esecutivo validato e completo di cronoprogramma di spesa