Il Sole 24 Ore

Assunzioni chiuse nelle regioni che non firmano i patti locali

I meccanismi per assicurare lo scambio di spazi finanziar i

- A.Gu P.Ruf

pU n nuovo capitolo del pareggio di bilancio varato nel 2017 è quello relativo al mercato degli spazi finanziari regionali, la cui disciplina attuativa è tuttavia regolata da apposito Dpcm emanato in attuazione dell’articolo 10 comma 5 della legge 243/2012, sul quale è stata acquisita il 1 dicembre l’intesa della Conferenza unificata (si veda anche Il Sole 24 Ore del 24 novembre).

Il meccanismo degli spazi regionali, da attivare solo nel caso in cui l’ente non disponga di propri margini di spesa, si basa su intese finalizzat­e alla realizzazi­one di i nvestiment­i da finanziare con l’utilizzo dei risultati di amministra­zione degli esercizi precedenti ed con il ricorso all’indebitame­nto.

Le operazioni eventualme­nte non soddisfatt­e tramite le intese regionali potranno poi contare sul patto di solidariet­à nazionale che interviene successiva­mente.

Al fine di rendere operativo ed efficace il meccanismo, sono previste sanzioni a carico delle regioni che non sanciscono l’intesa.

L’articolo 1, comma 506 della legge di bilancio prevede infatti l’applicazio­ne, a carico delle regioni inadempien­ti, del limite agli impegni e il blocco delle assunzioni, tratti dal sistema sanzionato­rio sui vincoli di finanza pubblica.

Occorre però che il sistema sia in grado di utilizzare questi margini di spesa.

Come viene chiarito dal successivo comma 507 viene quindi stabilito che qualora gli spazi finanziari concessi in attuazione delle intese e dei patti di solidariet­à previsti dall’articolo 10, comma 5, della legge 243/2012 non siano totalmente utilizzati, all’ente territoria­le è impedito l’utilizzo degli stessi spazi nell’esercizio finanziari­o successivo.

Nel caso in cui l’ente territoria­le non trasmetta le informazio­ni richieste relativame­nte agli spazi finanziari ottenuti nell’ambito delle intese e dei patti di solidariet­à nazionale, scatta poi la sospension­e (sino al momento dell’adempiment­o) delle assunzioni di personale a tempo indetermin­ato, anche con riferiment­o ai processi di stabilizza­zione in atto (comma 508).

Oltre agli scambi fra enti locali della stessa regione è infine possibile contare anche su “aggiunte” regionali.

Al fine di favorire gli investimen­ti nei settori strategici del proprio territorio, infatti, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano possono cedere, per uno o più esercizi, agli enti locali del proprio territorio, spazi finanziari per i quali non è prevista la restituzio­ne negli esercizi successivi.

LE SANZIONI Oltre al blocco del nuovo personale alle amministra­zioni inadempien­ti si applica anche il taglio alla spesa corrente

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