Nuovo terminal a Fiumicino
Investimento da 390 milioni di euro - L’area consentirà di accogliere sei milioni di passegger i in più ogni anno Castellucci (Atlantia): puntiamo sui voli extra Schengen, sono i più redditizi
L’aeroporto di Fiumicino da ieri pomeriggio alle 17 ha aperto una nuova area di imbarco per i voli extra-Schengen. Una moderna, grande ala, ricavata all’interno del Terminal 3 dedicato ai voli internazionali, realizzata con architetture e materiali all’avanguardia (tra cavi d’acciaio e una volta dalla struttura trasparente, ma in grado garantire la massima efficienza energetica) e imperniata sul made in Italy, tra marchi del lusso e del food.
La nuova area E, che in passato agli addetti ai lavori era nota come molo C, ha finalmente visto la luce, dopo anni di traversie, legate anche al fallimento delle ditte che avevano vinto le
UNA VIA ORIGINALE Il capo azienda: «È il nostro essere differenti; non consumiamo territorio, ma ricostruiamo sulle aree dello scalo divenute inefficienti»
gare d’appalto. L’inaugurazione in grande stile è stata celebrata ieri mattina, alla presenza del premier Paolo Gentiloni e del ministro per le Infrastrutture Graziano Delrio. E dell’ad di Atlantia, Giovanni Castellucci, che dal momento della fusione di Adr in Atlantia (nel 2013) ha preso la regia diretta dello sviluppo dello scalo e ha impresso un’accelerazione al rilancio e all’esecuzione dei lavori.
«Il traguardo di oggi è importante, ma da domani si ricomincia - ha annunciato Castellucci -. Partiamo subito con la nuova sfida, l’ammodernamento dell’area Schengen, con l’abbattimento del Terminal 2 e la ricostruzione di una nuova area, più moderna ed efficiente». Il manager ha tenuto a spiegare il modello originale ideato da Atlantia per lo scalo di Fiumicino. «È il nostro essere differenti - ha spiegato -. Non consumiamo territorio, ma ricostruiamo sulle aree dello scalo divenute inefficienti». Di necessità - ovvero l’impossibilità di espandersi su nuovi terreni - si fa virtù sviluppando un modello di crescita dello scalo più sostenibile.
La nuova area, costata complessivamente 390 milioni, si sviluppa su 90mila metri quadri di nuove superfici, ha 14 gate di imbarco con fingers, 8 gate di imbarco remoti, 40 punti vendita con forte presenza del lusso italiano, 10 punto di ristoro, tre aree lounge e un nuovo sistema di smistamento bagagli. Tra i marchi spiccano anche le società del gruppo Benetton, che controlla Atlantia: il negozio di abbigliamento, ma anche i punti ristoro del gruppo Autogrill (con i marchi Bistrot Fiumicino e Caffè Kimbo). Tutti passati attraverso un competitivo sistema di gare, fanno notare gli addetti ai lavori.
Castellucci ha spiegato che i voli extra Schengen sono l’asset sul quale maggiormente punta il gruppo, le rotte lungo raggio che sono più redditizie o portano passeggeri disposti a spendere per il made in Italy. L’obiettivo è incrementare il traffico, oggi pari a 44 milioni di passeggeri, di 6 milioni di passeggeri con la nuova area E. E di arrivare entro il 2021 a quota 58 milioni, con i nuovi investimenti nei terminal T5, T1 e T3. «Entro il 2020 saranno realizzati circa 1,8 miliardi di nuovi investimenti - ha sottolineato il premier Gentiloni -. Fiumicino rappresenta la porta di ingresso e il biglietto da visita del paese».
Dal 2013 Adr ha accelerato il ritmo degli investimenti sullo scalo, passando da 130 milioni a 430 milioni nel 2016, con circa un miliardo di risorse spese nel periodo. «Una qualità del servizio sempre più elevata è il vero obiettivo cui dobbiamo tendere», ha detto Castellucci, ricordando come i miglioramenti apportati negli ultimi anni sino passati attraverso l’internalizzazione dei servizi pulizie, la collaborazione con la Polizia di Stato per velocizzare i controlli alle frontiere, con le Ferrovie per garantire maggiori collegamenti con la Capitale, con il comune di Fiumicino per rendere più efficiente la viabilità esterna allo scalo. «Un lavoro di squadra di cui siamo orgogliosi», ha detto il manager.
Il presidente di Enac, Vito Riggio, ha ricordato il complesso percorso che ha portato a sbloccare il contratto di programma, al palo dal 2000, e firmato a fine 2012. «Adr ha cambiato passo da quando è stato sbloccato il contratto di programma - ha detto -. Un contributo importante in quella fase l’ha dato l’ex presidente Fabrizio Palenzona». Riggio ha ricordato come Fiumicino sia tra gli aeroporti migliori in Europa per qualità. «I nostri concorrenti sono Istanbul e Madrid - ha aggiunto -. Ora siamo al passo con gli aeroporti asiatici anche dal punto di vista estetico, con queste curvature d’acciaio e questa struttura architettonica. L’Italia può farcela».