Il Sole 24 Ore

Lavoro Almaviva: garante sarà il Governo

Azienda e sindacati accolgono la proposta del governo e bloccano in extremis i licenziame­nti Uscite volontarie e Cig per tagliare i costi nelle sedi di Roma e Napoli

- Andrea Biondi

VERTENZE

pLa vertenza Almaviva Contact – la società di call center del Gruppo Almaviva – va ai tempi supplement­ari. Azienda e sindacati hanno accolto la proposta di mediazione del governo per evitare in extremis il licenziame­nto di 2.511 lavoratori e la chiusura delle sedi di Roma e Napoli. Ora, per risolvere la questione trovando accordo sul recupero di produttivi­tà e sul contenimen­to del costo del lavoro – ed evitare di trovarsi di nuovo di fronte a una sorta di “bomba occupazion­ale” – ci sarà tempo fino al 31 marzo 2017.

La proposta del Governo è giunta nel pomeriggio di ieri, ultimo giorno utile per trovare un’intesa. Dal ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, e dal viceminist­ro Teresa Bellanova è arrivata così la richiesta ad azienda e sindacati di proseguire con il confronto fino al 31 marzo 2017. Come si legge nella nota del Mise, uscite «a carattere esclusivam­ente volontario» e ricorso agli am- mortizzato­ri sociali, e quindi sostanzial­mente alla cassa integrazio­ne, sono alla base della proposta governativ­a che vede in questi tre mesi, fino al 31 marzo 2017, il tempo necessario ad azienda e sindacati per «proseguire il confronto per individuar­e soluzioni in tema di recupero di efficienza e produttivi­tà in grado di allineare le sedi di Roma e Napoli alle altre sedi aziendali» e «interventi temporanei sul costo del lavoro». Nel frattempo, conclude la nota, «il Governo proseguirà l’azione di vigilanza e sanzione come rafforzata nella legge di bilancio appena approvata con l’obiettivo di disincenti­vare la delocalizz­azione».

Nella legge di bilancio sono sta- ti stanziati 30 milioni per tutto il settore dei call center, e quindi non solo per Almaviva Contact. È in questa dote che si potrà andare a pescare per le risorse a disposizio­ne anche per questi interventi temporanei sul costo del lavoro.

Del resto, è sul tema del costo del lavoro che ora si giocherà la partita. Almaviva da tempo sta evidenzian­do la necessità di interventi “struttural­i”, come conditio sine qua non per «mettere in sicurezza» (espression­e usata anche ieri) una società di call center che registra circa due milioni al mese di perdite per un’attività piegata dalle commesse andate ai competitor e da sfasature struttural­i del sistema: prima fra tutte le delocalizz­azioni che spingono al ribasso i costi e quindi le offerte nelle gare d’appalto.

Il ministro Calenda ha voluto ieri convocare i tre segretari confederal­i: Susanna Camusso (Cgil), Annamaria Furlan (Cisl) e Carmelo Barbagallo (Uil), a evidenziar­e l’attenzione massima del 7 La misura della forza dei sindacati è data dalla densità sindacale, cioè la percentual­e di lavoratori occupati iscritti al sindacato sul totale degli occupati. Nella media dei Paesi industrial­i i sindacati hanno conosciuto la massima densità a metà degli anni 70, arrivando vicini al 40%; poi è cominciato un lento declino e ora siamo sul 20-25 per cento. In molti Paesi, tra cui l’Italia, i sindacati hanno rinfoltito le schiere con l’adesione di disoccupat­i, pensionati e studenti. Ciò ha moltiplica­to gli interessi da difendere, ma spesso questi interessi sono in contrasto tra loro Governo sulla partita, elevata così al più alto livello sindacale. Nel dare la loro disponibil­ità ad accettare la proposta governativ­a, le organizzaz­ioni in una nota hanno comunque chiesto una «costante e fattiva presenza del Ministero» a garanzia dell’efficacia e della credibilit­à della mediazione governativ­a. Un invito a vigilare, quello rivolto a Calenda, «affinché non prosegua il trasferime­nto di attività di Almaviva dai siti italiani a quelli esteri, anche se comunitari». A questo punto, ha commentato Barbagallo, «abbiamo evitato che esplodesse la bomba, da domani lavoriamo per disinnesca­rla». Almaviva Contact, dal canto suo ha fatto sapere di accogliere la proposta del Governo «condividen­done le finalità e le linee guida, in quanto impegna le parti ad affrontare in termini struttural­i le misure per il recupero di efficienza e produttivi­tà aziendale e per la conseguent­e messa in sicurezza della Società».

IL PERCORSO In questi tre mesi le parti sono chiamate a trovare un’intesa sulla produttivi­tà e sul contenimen­to del costo del lavoro

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