Il Sole 24 Ore

Alitalia, ok alla «fase due» del piano

Accordo tra i soci: finanziame­nto a breve ma riduzione dei costi e degli organici

- Celestina Dominelli

pB occata d’ossigeno per l’Alitalia. I soci hanno, infatti, approvato la seconda fase del piano industrial­e e deliberato un finanziame­nto a breve per superare l’impasse della compagnia. Via libera delle banche, dunque, a linee di credito per 122 milioni. Il piano prevede un ulteriore sviluppo del lungo raggio, ma anche nuove riduzioni dei costi e degli organici.

Non è certo la risposta definitiva ai tanti problemi di Alitalia, ma è una boccata d’ossigeno che, per ora, allontana lo spettro del fallimento. La soluzione “tampone”, arrivata ieri mattina al termine di una trattativa a oltranza, condotta dal presidente Luca Cordero di Montezemol­o e sostenuta dietro le quinte dal governo, passa per il “tiraggio”, vidimato da Intesa Sanpaolo e UniCredit, nel doppio ruolo di azionisti e creditori, e benedetto dagli altri soci, di 122 milioni di linee di credito rimaste finora congelate, sui 180 milioni resi disponibil­i dagli istituti (e in piccola parte già usati). Un via libera accompagna­to da un ok di massima del cda sulle direttrici del piano industrial­e firmato dall’ad Cramer Ball, ma vincolato a un preciso percorso che, da qui a due mesi (esattament­e quelli “coperti” dalla liquidità liberata ieri), il management dovrà mettere in campo e su cui sarà alta anche l’attenzione dell’esecutivo. «Siamo tutti a lavorare, insieme ai ministri Delrio e Padoan, affinché la situazione migliori e si possa riprendere a far crescere un vettore importante e per noi strategico», ha detto il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda. Gli ha fatto eco il collega dei Trasporti, Graziano Delrio. «Ogni volta che si raggiunge un nuovo risultato e si evitano crisi, siamo sempre soddisfatt­i, ma i problemi da affrontare sono struttural­i».

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