Ora il raccordo con il fisco
Dopo il decreto di riforma che ha recepito le regole europee sono arrivati 20 principi contabili. Per i bilanci del 2016 il corredo è pronto. All’appello mancano solo le disposizioni per il raccordo fra le regole contabili e quelle fiscali.
Il decreto legislativo 139/15, che ha recepito la direttiva contabile 34/13, introduce nel Codice civile grandi novità sulla redazione dei bilanci. L’intento della direttiva, ricalcato dal legislatore nazionale, può essere così sintetizzato: semplificazione per le imprese di minori dimensioni e obblighi aggiuntivi per quelli di dimensioni maggiori. Il decreto ha previsto, poi, l’aggiornamento da parte dell’Oic dei principi contabili nazionali affermando nella relazione che questi documenti saranno di particolare utilità per la prima applicazione delle nuove disposizioni. Inoltre, ai principi contabili occorrerà fare riferimento per la declinazione pratica di norme di carattere generale.
Il decreto contiene, infatti, numerose novità che interessano redattori e utilizzatori dei bilanci. In alcuni casi dovranno essere modificate prassi e comportamenti radicati nel tempo: per esempio, l’iscrizione delle azioni proprie non più nell’attivo dello stato patrimoniale, ma in una riserva negativa a riduzione del patrimonio netto costituisce una novità rilevante. Ancora, l’obbligo di redazione del rendiconto finanziario, per le imprese di maggiori dimensioni, costituisce una novità per i redattori dei bilanci ma anche per gli utilizzatori che dovranno imparare a “leggerlo”. L’obbligo di iscrivere in bilancio gli strumenti finanziari derivati, poi, comporta nuove conoscenze. Inoltre il debutto, nei principi generali, della «rilevanza» e della «sostanza delle operazioni o dei contratti» e dei relativi effetti contabili, avrà conseguenze di grande rilievo. Questi sono solo alcuni esempi di nuove situazioni che impongono a professionisti, sindaci, revisori e a tutti quelli che dovranno “leggere” i nuovi bilanci, di acquisire ulteriori conoscenze tecniche. In questo ambito diventano centrali i principi contabili. Tuttavia, a questo punto mancano le norme fiscali che devono dettare, in applicazione del principio di derivazione, la rilevanza ai fini tributari delle disposizioni bilancistiche: si tratta della medesima impostazione seguita per le imprese che redigono il bilancio in base ai principi contabili internazionali. Un vuoto che deve essere colmato al più presto.