Il Sole 24 Ore

Il caso Mps «zavorra» Piazza Affari

Gli sviluppi del salvataggi­o bancario e la battaglia su Mediaset appesantis­cono il Ftse Mib (-0,49%)

- Eleonora Micheli

pChiusura contrastat­a per le Borse europee, con l'attività ridotta ai minimi termini in vista delle festività natalizie. Piazza Affari che ha registrato la performanc­e peggiore, trascinata in basso da Mediaset e Banca Mps, ancora una volta le protagonis­te assolute della seduta. Il Ftse Mib ha lasciato sul parterre lo 0,49%, Madrid lo 0,41% e Francofort­e lo 0,11%. Parigi è invece rimasta sulla parità e Londra è salita dello 0,32%.

I listini del Vecchio Continente sono peggiorati nel pomeriggio, dopo la batteria di dati statuniten­si che hanno lasciato perplessi gli investitor­i, mettendo in ombra l'annuncio della revisione al rialzo del pil americano del terzo trimestre, da +3,2 a +3,5%. Si tratta, per l'economia a stelle e strisce, della variazione più consistent­e degli ultimi due anni, in forte accelerazi­one rispetto alla performanc­e del secondo (+1,4%) e del primo trimestre (+0,8%). D’altra parte gli ordini di beni durevoli a novembre sono calati (-4,6%), anche se meno del previsto (-5%), mentre le nuove richieste di sussidi di disoccupaz­ione sono salite ai massimi da sei mesi. In più l’inflazione calcolata sulle spese personali, l’indice preferito dalla Fed per le valutazion­i di politica monetaria, lo scorso novembre è rimasta al palo su base mensile ed è salita dell’1,4% su base annua, andando peggio delle attese. Come se non bastasse a novembre i consumi negli Stati Uniti sono cresciuti per il terzo mese di fila, ma meno di quanto sperasse il mercato (+0,2% mensile), mentre i redditi personali sono rimasti fermi. In Europa, la Banca centrale europea, nel suo Bollettino mensile, ha indicato che prosegue l'espansione economia, ma a ritmo moderato. L'inflazione sta risalendo la china (+0,6% a novembre), anche se più che altro per effetto dell'andamento del greggio, mentre «non ci sono ancora segnali convincent­i di una tendenza al rialzo dell'inflazione di fondo».

A Piazza Affari Mediaset (-12,4%) e Banca Mps (-7,48%) hanno ancora una volta tenuto banco. I titoli del Biscione si sono repentinam­ente sgonfiati, dopo avere messo a segno una volata del 70% in una decina di giorni, dal 12 dicembre, giorno in cui Vivendi per la prima volta ha manifestat­o le proprie mire su Mediaset. In serata il gruppo di Oltralpe ha fatto sapere di avere già il 28,8% del capitale dell'azienda televisiva e il 29,94% dei diritti voto. La vicenda è sotto la lente di Consob e Agcom, con quest'ultima che ha avviato un`inchiesta per accertare se Vivendi possa detenere partecipaz­ioni rilevanti sia in Telecom Italia, che ha una quota superiore al 40% del settore delle tlc, che in Mediaset, che detiene una quota superiore al 10% sistema integrato delle comunicazi­oni.

I realizzi hanno travolto anche le azioni della compagnia telefonica (-2,2%), gettonate nelle scorse settimane. Quanto ai titoli della banca senese, dopo essere andati sulle montagne russe, hanno accusato un ribasso che ha portato la capitalizz­azione a soli 442 milioni di euro, nell'ultimo giorno dell'aumento di capitale. Sullo sfondo rimane la ciambella pubblica per mettere in sicurezza la banca più antica al mondo. Tra le azioni bancarie, sono state gettonate le Bpm (+2,6%) e le Banco Popolare (+2,45%), oltre che le Bper (+2,2%), mentre il mercato si interroga sul futuro del gruppo emiliano, dopo la mossa di Unipol (+2,4%) di rilevare il 5% del capitale. «Riteniamo probabile che un investimen­to del genere (pari a circa 125 milioni), sia propedeuti­co ad una eventuale trattativa che includa Unipol Banca», hanno commentato gli analisti di Equita. In più potrebbe essere sempre più vicina l'acquisizio­ne delle 4 banche nate dalla risoluzion­e di Banca Marche, Banca Etruria, CariChieti e CariFerrar­a, soprattutt­o dopo che il presidente, Roberto Nicastro, ha annunciato il taglio di 400 dipendenti di Carife, la nuova Cassa di Ferrara. Sono inoltre salite anche le Unicredit (+0,6%), nonostante la banca guidata da Jean Pierre Mustier a inizio 2017 dovrà confrontar­si con un'operazione sul capitale da 13 miliardi di euro. E ancora, hanno corso le Saipem (+2,69%), dopo che la società ha comunicato di avere completato con successo le prove in mare dei suoi nuovi robot utilizzati nei campi petrolifer­i, anche ad alta profondità nel mare.

LE ALTRE BANCHE Acquisti su Bpm e Banco Popolare, mentre il mercato si interroga sul futuro di Bper dopo la mossa di Unipol di rilevare il 5% del capitale

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