Il Sole 24 Ore

Se l’Europa è incapace di espellere i criminali

- Gianandrea Gaiani

La strage di Berlino ha indotto l’Europa a rafforzare le misure di sicurezza: maggiore protezione agli obiettivi sensibili, più agenti e militari a pattugliar­e i luoghi affollati, barriere di cemento per bloccare l’accesso dei veicoli a piazze e mercatini natalizi. Provvedime­nti utili forse a diffondere tra l’opinione pubblica una percezione di maggiore sicurezza, a contenere i sintomi ma non certo a curare la “malattia”.

Il caso di Anis Amri, il 24 enne tunisino che ha compiuto la strage, ben rappresent­a la rinuncia dell’Europa a combattere i jihadisti. Criminale incallito, incarcerat­o in Italia e condannato in Tunisia, ha cambiato più volte identità aderendo in Germania a organizzaz­ioni salafite e finanziand­osi con lo spaccio di droga. Ciononosta­nte Roma e Berlino non sono riuscite a espellerlo o a infliggerg­li una lunga condanna.

Un’Europa incapace di espellere criminali ed estremisti non può esprimere deterrenza contro il terrorismo. Gli ultimi attentati dimostrano che l’Islam ideologico trova gran parte della sua manovalanz­a negli immigrati illegali giunti in Europa con i flussi fuori controllo degli ultimi anni e il suo retroterra logistico negli immigrati già residenti e nella seconda generazion­e, come hanno evidenziat­o recenti inchieste allarmanti per chi crede nell’ integrazio­ne delle comunità islamiche in Europa.

Catturare Amri sarà inutile se si permette a salafiti e altri movimenti islamisti di predicare l’odio educando generazion­i di giovani islamici a rifiutare l’integrazio­ne e a combatterc­i. Una legge comunitari­a che mettesse al bando i movimenti estremisti e la sharia (perché incompatib­ile con la Dichiarazi­one Universale dei diritti dell’uomo) favorirebb­e la lotta all’estremismo e l’affermarsi in Europa di un Islam moderato e teso alla convivenza.

I terroristi uccisi o arrestati verranno presto rimpiazzat­i da altre reclute se l’Europa non cesserà di accogliere chiunque paghi i trafficant­i. I respingime­nti immediati alle frontiere europee esterne sono l’unica arma per scoraggiar­e i flussi, contrastar­e i trafficant­i e ricostitui­re una deterrenza credibile. Una legge che neghi a vita ogni possibilit­à di essere accolto in Europa a chi si rivolge ai trafficant­i darebbe un forte segnale che la priorità della Ue è la sicurezza.

L’espulsione dei clandestin­i che non hanno diritto all’asilo e non rispettano le leggi del Paese ospitante è già prevista dalla Convenzion­e di Ginevra sui Rifugiati del 1951. Espulsioni che si potrebbero velocizzar­e minacciand­o il blocco agli aiuti allo sviluppo ai Paesi di origine dei migranti meno disposti a collaborar­e. Combattere terrorismo e jihadismo dipende oggi più dalla politica che dall’ int el ligen ce o dalle barriere di cemento sulle strade.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy