In viaggio 10 milioni di italiani
Il 10% in più r ispetto allo scorso anno, per un giro d’affar i di circa 8,7 miliardi Federturismo: «Si chiude un anno fantastico per la destinazione Italia»
pSaranno vacanze di Natale all’insegna di una crescita a doppia cifra, a coronamento di quella che per il turismo italiano si è rivelata un’ottima annata. Lo rivela Federturismo che ieri ha diffuso i dati sulle prenotazioni e gli spostamenti relativi al periodo che va 24 dicembre al 6 gennaio. Saranno 10,5 milioni gli italiani che si concederanno qualche giorno di vacanza, per una crescita del 10% rispetto alla performance dell’anno scorso.
La struttura alberghiera, rispetto ad altre formule, sarà preferita dalla domanda nel 9% dei casi. Nelle stazioni ferroviarie per tutto il periodo delle festività saranno 3,7 milioni i turisti (+6% rispetto al 2015) che viaggeranno a bordo delle Frecce e dei treni a percorrenza nazionale. Negli aeroporti di Malpensa e Linate nella settimana di Natale transiteranno circa 357mila passeggeri. Si intravede un buon andamento per tutte le città d’arte: Roma, Venezia e Firenze, naturalmente, ma anche Matera, i cui celebri “sassi” hanno acceso le fantasie della domanda domestica dopo l’assegnazione del titolo di capitale europea della cultura 2019 e i siti archeologici, come Pompei, presi d’assalto soprattutto dagli stranieri.
Tengono bene le vacanze in montagna che vedranno come protagoniste la Valle d’Aosta con Courmayeur e il Trentino Alto Adige. «I dati del periodo natalizio – spiega Gianfranco Battisti, presidente di Federturismo – sono il coronamento di un anno fantastico per il turismo in Italia, cui hanno contribuito fattori esogeni ed endogeni. Sul primo versante, ovviamente, ha inciso la situazione geopolitica internazionale con l’allerta terrorismo che ha messo fuorigioco numerose destinazioni di paesi competitor dell’Italia. Ma c’è indiscutibilmente una ripresa dei consumi: si torna a spendere e si spende in viaggi, magari riducendo i tempi di permanenza ma moltiplicando le occasioni di “uscita”». Il sistema ricettivo tricolore, insomma, tiene «perché si rivela ancora competitivo rispetto alle destinazioni tradizionali». Per quanto riguarda i viaggi all’estero, continua a crescere il lungo raggio: per il Capodanno la scelta ricadrà oltre che sulle principali destinazioni charter - Cuba e Messico - anche su Dubai e Oman e le intramontabili capitali europee, nonostante i fatti di Ber- lino. La spesa pro capite si aggirerà mediamente intorno ai 500 euro per quattro notti in Italia (comprensive di trasporto, alloggio e cibo) e 1.500 euro per un pacchetto all’estero. «Continua a esserci grande vivacità – commenta Nardo Filippetti, presidente di Astoi – sul segmento dei viaggi all’estero. La ripresa porta i turisti italiani più lontano e tornano protagonisti i tour operator, interlocutori qualificati di cui il cliente continua a riconoscere il valore aggiunto. Dopo una fase di grande fascinazione verso le vacanze non intermediate, sta tornando la consapevolezza che non tutte le destinazioni si prestano al fai da te». I dati sulle prenotazioni e gli spostamenti degli italiani confermano l’ottimo trend che già si intravedeva qualche giorno fa, quando Federalberghi diffuse le stime sul periodo natalizio elaborate da Acs Marketing Solutions. Uno studio dal quale emergeva che il giro d’affari determinato da questo movimento turistico assommerà a circa 8,7 miliardi, per un incremento del 9,5% rispetto al 2015. A Natale, secondo Federalmberghi, il 91% resterà in Italia (86% nel 2015) e il 9% andrà all’estero (14% nel 2015), mentre a Capodanno l’83% resterà in Italia (80% nel 2015) e il 17% andrà all’estero (20% nel 2015). «Che il 2016 dovesse connotarsi come l’anno della ripresa – fa sapere Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi - lo si era capito dai vari appuntamenti clou disseminati nell’arco dei dodici mesi e il risultato atteso per gli ultimi giorni di dicembre rappresenta una gradita conferma». La scelta della destinazione Italia «è la conferma di come il sistema turistico nazionale rappresenti ormai un insostituibile punto di riferimentoerim».
LE SCELTE Si privilegiano le strutture alberghiere, nelle città d’arte, con Pompei in testa, e in montagna, in particolare Val d’Aosta e Trentino Alto Adige