Il Sole 24 Ore

In viaggio 10 milioni di italiani

Il 10% in più r ispetto allo scorso anno, per un giro d’affar i di circa 8,7 miliardi Federturis­mo: «Si chiude un anno fantastico per la destinazio­ne Italia»

- Francesco Prisco @MrPriscus

pSaranno vacanze di Natale all’insegna di una crescita a doppia cifra, a coronament­o di quella che per il turismo italiano si è rivelata un’ottima annata. Lo rivela Federturis­mo che ieri ha diffuso i dati sulle prenotazio­ni e gli spostament­i relativi al periodo che va 24 dicembre al 6 gennaio. Saranno 10,5 milioni gli italiani che si concederan­no qualche giorno di vacanza, per una crescita del 10% rispetto alla performanc­e dell’anno scorso.

La struttura alberghier­a, rispetto ad altre formule, sarà preferita dalla domanda nel 9% dei casi. Nelle stazioni ferroviari­e per tutto il periodo delle festività saranno 3,7 milioni i turisti (+6% rispetto al 2015) che viaggerann­o a bordo delle Frecce e dei treni a percorrenz­a nazionale. Negli aeroporti di Malpensa e Linate nella settimana di Natale transitera­nno circa 357mila passeggeri. Si intravede un buon andamento per tutte le città d’arte: Roma, Venezia e Firenze, naturalmen­te, ma anche Matera, i cui celebri “sassi” hanno acceso le fantasie della domanda domestica dopo l’assegnazio­ne del titolo di capitale europea della cultura 2019 e i siti archeologi­ci, come Pompei, presi d’assalto soprattutt­o dagli stranieri.

Tengono bene le vacanze in montagna che vedranno come protagonis­te la Valle d’Aosta con Courmayeur e il Trentino Alto Adige. «I dati del periodo natalizio – spiega Gianfranco Battisti, presidente di Federturis­mo – sono il coronament­o di un anno fantastico per il turismo in Italia, cui hanno contribuit­o fattori esogeni ed endogeni. Sul primo versante, ovviamente, ha inciso la situazione geopolitic­a internazio­nale con l’allerta terrorismo che ha messo fuorigioco numerose destinazio­ni di paesi competitor dell’Italia. Ma c’è indiscutib­ilmente una ripresa dei consumi: si torna a spendere e si spende in viaggi, magari riducendo i tempi di permanenza ma moltiplica­ndo le occasioni di “uscita”». Il sistema ricettivo tricolore, insomma, tiene «perché si rivela ancora competitiv­o rispetto alle destinazio­ni tradiziona­li». Per quanto riguarda i viaggi all’estero, continua a crescere il lungo raggio: per il Capodanno la scelta ricadrà oltre che sulle principali destinazio­ni charter - Cuba e Messico - anche su Dubai e Oman e le intramonta­bili capitali europee, nonostante i fatti di Ber- lino. La spesa pro capite si aggirerà mediamente intorno ai 500 euro per quattro notti in Italia (comprensiv­e di trasporto, alloggio e cibo) e 1.500 euro per un pacchetto all’estero. «Continua a esserci grande vivacità – commenta Nardo Filippetti, presidente di Astoi – sul segmento dei viaggi all’estero. La ripresa porta i turisti italiani più lontano e tornano protagonis­ti i tour operator, interlocut­ori qualificat­i di cui il cliente continua a riconoscer­e il valore aggiunto. Dopo una fase di grande fascinazio­ne verso le vacanze non intermedia­te, sta tornando la consapevol­ezza che non tutte le destinazio­ni si prestano al fai da te». I dati sulle prenotazio­ni e gli spostament­i degli italiani confermano l’ottimo trend che già si intravedev­a qualche giorno fa, quando Federalber­ghi diffuse le stime sul periodo natalizio elaborate da Acs Marketing Solutions. Uno studio dal quale emergeva che il giro d’affari determinat­o da questo movimento turistico assommerà a circa 8,7 miliardi, per un incremento del 9,5% rispetto al 2015. A Natale, secondo Federalmbe­rghi, il 91% resterà in Italia (86% nel 2015) e il 9% andrà all’estero (14% nel 2015), mentre a Capodanno l’83% resterà in Italia (80% nel 2015) e il 17% andrà all’estero (20% nel 2015). «Che il 2016 dovesse connotarsi come l’anno della ripresa – fa sapere Bernabò Bocca, presidente di Federalber­ghi - lo si era capito dai vari appuntamen­ti clou disseminat­i nell’arco dei dodici mesi e il risultato atteso per gli ultimi giorni di dicembre rappresent­a una gradita conferma». La scelta della destinazio­ne Italia «è la conferma di come il sistema turistico nazionale rappresent­i ormai un insostitui­bile punto di riferiment­oerim».

LE SCELTE Si privilegia­no le strutture alberghier­e, nelle città d’arte, con Pompei in testa, e in montagna, in particolar­e Val d’Aosta e Trentino Alto Adige

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I turisti stranieri sceglieran­no in Italia mete come le città d’arte (in alto, piazza San Marco a Venezia) o i siti archeologi­ci, come quello di Pompei (in basso)
Dall’estero. I turisti stranieri sceglieran­no in Italia mete come le città d’arte (in alto, piazza San Marco a Venezia) o i siti archeologi­ci, come quello di Pompei (in basso)
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