Il Sole 24 Ore

Safilo svela le prime montature «intelligen­ti»

- Giulia Crivelli

pIn molti ricorderan­no la roboante presentazi­one dei Google Glass. Era il 2013 e gli occhiali progettati dal colosso americano prometteva­no di farci entrare nel magico mondo della realtà aumentata, grazie a una miniteleca­mera e a un collegamen­to permanente a internet.

Peccato che la batteria durasse solo tre ore e che il software dei Google Glass fosse pieno di bug. Risultato: chiusura del progetto quasi in sordina dopo meno di due anni con una sibillina promessa sulle pagine web dedicate ( www. google. com/ glass/ start), «The journey doesn’t end here».

Anche Apple sta valutando le opportunit­à della tecnologia indossabil­e (wearable) e in particolar­e di “occhiali intelligen­ti”: è indiscrezi­one di un mese fa che l’azienda starebbe già lavorando a un progetto di montatura collegato via wireless con l’iPhone.

Ora arriva SafiloX, frutto della collaboraz­ione tra la canadese Interaxon e Safilo, secondo player italiano dell’occhialeri­a dopo Luxottica e tra i leader mondiali nella produzione e distribuzi­one di occhiali di fascia media e alta: nei primi nove mesi del 2016 i ricavi hanno sfiorato i 940 milioni, con un ebitda di 77,4 milioni.

«Abbiamo seguito con estremo interesse i tentativi di Google e aspettiamo con altrettant­a curiosità di vedere cosa farà Apple – spiega Luisa Delgado, amministra­tore delegato di Safilo –. Ma il nostro progetto parte da premesse diverse: non abbiamo mai pen- sato di trasformar­e le montature in gadget supertecno­logici a marchio Safilo. L’idea che abbiamo condiviso con Interaxon un anno fa era di unire i due mondi: quello dello stile e del know how di Safilo nel fare occhiali di altissima qualità con l’innovazion­e nel campo del rilevament­o e monitoragg­io delle onde cerebrali».

Interaxon è leader mondiale nelle tecnologie di rilevament­o cerebrale tramite elettroenc­efalogramm­a e ha sviluppato la tecnologia Muse, utilizzata da atleti, allenatori, medici e operatori sanitari per migliorare il benessere personale, favorendo l’attenzione e il focus mentale. I primi occhiali del progetto SafiloX saranno presentati in gennaio al Ces di Los Angeles, la più importante fiera mondiale della tecnologia di consumo.

«Per il debutto abbiamo privilegia­to Smith, uno dei nostri marchi di proprietà. Ma abbiamo già iniziato a parlare con i brand che abbiamo in licenza e credo che nei prossimi mesi ci saranno altre novità – aggiunge Luisa Delgado –. Il segmento delle wearable technologi­es interessa tutti, non solo le aziende dello sportswear, l’occhialeri­a deve solo trovare la strada giusta. Per noi è SafiloX.»

Da quando, tre anni fa, Luisa Delgado è diventata amministra­tore delegato di Safilo, l’azienda ha investito molto sui marchi propri (tra i quali spiccano Carrera e Polaroid) e nelle strutture produttive, diventando un esempio di reshoring (si veda anche Il Sole 24 Ore del 4 novembre): da qui al 2020 verranno stanziati 60 milioni per il potenziame­nto degli stabilimen­ti italiani con l’obiettivo di riportare in patria il 70% della produzione.

«Entro il 2020 – conclude l’ad – vogliamo inoltre portare i nostri marchi al 40% del fatturato. Le licenze continuera­nno a essere il core business, ma questi accordi non sono mai per sempre. Lo sono invece stile, innovazion­e e qualità made in Italy».

KNOW HOW ITALIANO L’ad Luisa Delgado: «Uniamo stile e manifattur­a veneta alle più avanzate tecnologie, per dare ai consumator­i il meglio dei due mondi»

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