Cda Rai, pioggia di critiche al piano Verdelli
Il progetto prevede anche il Tg2 a Milano
pTante critiche, nessun voto e niente dimissioni: la discussione del cda della Rai sul Piano editoriale presentato dal direttore dell’Informazione, Carlo Verdelli, proseguirà a gennaio, con due consigli convocati per il 3 e per l’11 del primo mese del prossimo anno.
Lo stesso Verdelli, a conclusione del dibattito, ha preso atto come ci siano stati giudizi negativi generalizzati su tutti i punti strategici del piano, a parte il digitale, dove pure non è mancata qualche perplessità. Critiche in particolare sullo spostamento del Tg2 a Milano, ma anche sulla creazione del TgSud e di cinque macroaree pluriregionali per l’informazione locale. Del resto, nel cda precedente, senza la presenza di Verdelli, lo stesso direttore generale Antonio Campo Dall’Orto aveva “derubricato” il Piano editoriale a “proposta” della direzione Informazione.
Il Piano si propone di razionalizzare e modernizzare l’informazione Rai rivedendo le attuali 27 edizioni dei Tg in onda ogni giorno. Prevede la creazione di una Newsroom Italia quale cuore produttivo unico delle notizie, basata su RaiNews24 e Tg2 e la creazione di Rai24, per portare l’informazione Rai nel mondo digitale. Presente nel Piano anche il lancio, a partire da Newsroom Italia, di un nuovo canale in lingua inglese, RaiItaly, ridisegnando il perimetro delle sedi di corrispondenza. Il Tg2 sa- rebbe spostato a Milano. Il TgSud sarebbe realizzato dalle redazioni meridionali e trasmesso sull’intero territorio nazionale. Il Piano prevede anche la creazione di una nuova figura professionale, il redattore territoriale multimediale, presente in tutti i capoluoghi, in grado di riprendere e montare le immagini facendo a meno degli operatori e relative troupe. La Rai ha 1761 giornalisti in dieci testate; l’età media è di 51 anni. Il Piano rileva come tutte le edizioni dei TgRai, escluso il Tg1 delle 20, perdano ascolti dal 2011 ad oggi. E riserva critiche alle strutture che ospitano l’informazione pubblica, in particolare a Saxa Rubra, “dove si è rotto l’orologio della storia”. Impietosa la radiografia degli utenti sul Web raggiunti dalle news Rai: una “Caporetto digitale”, con 230mila utenti unici contro il milione dei TgCom di Mediaset. Stesse distanze per lo sport Rai sul web rispetto ai concorrenti. Sul fronte dell’informazione istituzionale si propone la fusione di RaiParlamento con il GrParlamento per creare RaiIstituzione, mentre per RaiSport si prevede la fusione tra tv e radio.
Le cinque macroregioni nelle quali ristrutturare i Tg regionali sarebbero: il NordOvest, Sardegna inclusa, con direzione a Torino; il NordEst con sede a Milano; il CentroNord (Emilia-Romagna, Toscana, Umbria e Marche) con sede a Bologna; il CentroSud con direzione a Roma ( con Lazio, Abruzzo, Molise e Puglia) e l’Area Sud con centro a Napoli. Il Piano non ha ancora un preventivo in termini di maggiori costi della riorganizzazione e degli spostamenti previsti. Ed è stato, nei fatti, bocciato ieri dal cda. O almeno, “rimandato” a gennaio.
LE IPOTESI Creazione del Tg Sud, cinque nuove macroaree nelle quali accorpare i Tg regionali, un nuovo Tg24 per il digitale e un Tg Italy per l’Estero in inglese