Il Sole 24 Ore

Il compimento dell’opera grazie al piano di project review

- Alessandro Arona

pL ’Anas può annunciare «La Salerno-Reggio Calabria è finita» grazie alla radicale operazione di “project review” messa in campo negli ultimi due anni dall’Anas di Gianni Armani, su input del ministro delle Infrastrut­ture Graziano Delrio.

Sugli ultimi 58 chilometri di autostrada rimasti da ammodernar­e (su 443) sono stati accantonat­i i progetti Anas 2014 che prevedevan­o, come sui restanti 385 km, ampie nuove tratte in variante per adeguare l’autostrada alle norme tecniche attuali, per un costo di tre miliardi di euro e un tempo di altri quattro-cinque anni tra gare d’appalto e lavori, con cantieri permanenti.

Al loro posto un piano pluriennal­e (2016-2020) di manutenzio­ne straordina­ria “profonda” da 1,1 miliardi di euro, già interament­e finanziato, senza cantieri fissi e a basso impatto sulla viabilità. Alcuni lavori sono già partiti a ottobre, saranno tutti con cantieri rimuovibil­i in momenti di elevato traffico, e finiranno (questo il programma) nel 2020, comprenden­do anche l’ammodernam­ento della nuova “Autostrada del Mediterran­eo” a Smart road (si veda il servizio a fianco).

I 58 chilometri “residui” sono composti di tre tratte: 21,5 km tra Morano Calabro e Fir- mo/Sibari, 26 km tra Cosenza sud e Altilia Grimaldi, 11 km tra Pizzo Calabro e Sant’Onofrio (poco sopra Vibo Valentia). Su questi 58 km si viaggia ancora sull’autostrada originaria, realizzata tra il 1962 e il 1974, a due corsie senza emergenza, mentre per i restanti 385 km si è concluso ieri l’ammodernam­ento “radicale” partito nel 1999 e costato in tutto 7,446 miliardi di euro.

I 385 km ammodernat­i sono stati quasi rifatti da zero, con tratte in variante o abbattimen­ti e ricostruzi­oni dei vecchi viadotti, e così era previsto anche sulle tre tratte per 58 km, per un costo di 3.079 milioni. Tra il 2013 e il 2014 i governi Letta e Renzi stanziaron­o i primi 760 milioni per due lotti su tre nella Cosenza-Altilia, e a inizio 2014 partì il bando Anas da 260 milioni per il lotto Stupino-Altilia.

L’arrivo di Delrio e poi Armani nella primavera 2015 hanno però portato alla svolta “project review”: addio alle costose tratte in variante sulle ultime tre tratte, le meno trafficate, e invece un piano di “manutenzio­ne profonda” del trac- ciato esistente (rifaciment­o corpo stradale e pavimentaz­ione, restauro ponti, viadotti e gallerie, adeguament­o impianti, piazzole di sosta ogni 350 metri). Il costo si è così ridotto a 1,1 miliardi anziché tre, di cui circa 530 milioni per una “carreggiat­a di arrampicam­ento” in variante, per i soli mezzi pesanti, da realizzare in direzione sud nel tratto Cosenza-Altilia.

Ma i sindacati degli edili non sono convinti della bontà dell’operazione. «Dire che la Salerno-Reggio è finita – sostiene Antonio Di Franco, segreteria nazionale della Fillea Cgil, calabrese – significa dire che l’ammodernam­ento non sarà completato, che un pezzo dell’opera sarà lasciata non in si- curezza». «Il tratto di 21 km tra Cosenza e Altilia – prosegue –è a rischio idrogeolog­ico, è un percorso di montagna con forti pendenze e curve strette, e senza corsia di emergenza. E non è vero che è il tratto meno trafficato. La manutenzio­ne straordina­ria non basta».

L’Anas risponde facendo notare che 5.000 km di autostrade Aiscat su 6.900 sono a due sole corsie, quasi tutte realizzate con le vecchie normative tecniche. Inoltre il tratto Cosenza-Altilia, 20mila veicoli medi al giorno, è vero che è più trafficato del tratto a Nord Lagonegro-Sibari (8.500 mezzi al giorno, già ammodernat­o) ma ha meno della metà delle auto del tratto campano, 45mila tra Salerno e Sicignano.

Con la project review il costo residuo della SalernoReg­gio è sceso da tre a 1,1 mi- liardi, e il costo totale da 10,5 a 8,5 miliardi. E il piano di manutenzio­ne sugli ultimi 58 km è già partito. Le prime 20 gare, lanciate a inizio 2016, accordi quadro per un valore massimo di 105 milioni di euro, sono tutte aggiudicat­e.

L’Anas conta di mandare in gara tra la primavera e l’estate prossima la seconda tranche di bandi da 150 milioni. «E verso la fine dell’anno - spiegano - dovrebbe arrivare la terza “ondata” di bandi», sempre lotti da 510 milioni, per un totale di circa 100 milioni.

Infine l’ultima tranche di manutenzio­ni, circa 150 milioni, dovrebbe essere pubblicata nel 2018. Insieme all’unica “grande opera” prevista, la “corsia di arrampicam­ento” sulla Cosenza-Altilia (550 milioni).

LA SVOLTA Addio alle costose tratte in variante sulle ultime tre tratte e un piano di manutenzio­ne profonda del tracciato esistente

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