Gruppo 24 Ore, il piano industriale entro metà febbraio
L’assemblea dei soci approva il r invio a nuovo delle perdite dei nove mesi Il presidente Fossa: il nuovo piano non è in ritardo, sarà serio e di svolta L’ad Moscetti: chiarito il tema delle copie, in co-marketing solo il 14%
Iln uovo piano industriale del Sole 24 Ore, per il quale sarà necessario un aumento di capitale, arriverà tra fine gennaio e la prima metà di febbraio. E sarà «un piano serio e di svolta». Lo ha affermato il presidente del Gruppo 24 Ore, Giorgio Fossa, rispondendo alle domande nell’assemblea degli azionisti che si è svolta ieri nella sede di via Monte Rosa e che, oltre alla conferma dell’ad Franco Moscetti nel consiglio dopo la cooptazione di novembre, ha deliberato «di rinviare a nuovo» la perdita al 30 settembre 2016, pari a 57,4 milioni di euro.
Insieme a questo, durante l’ assemblea di ieri è stata fatta luce anche sul tema copie e sui primi risultati di un’indagine interna affidata a un esperto indipendente, che Consob ha chiesto di rendere pubblici. L’assemblea, ha detto l’ad Moscetti, si è «conclusa positivamente» e «siamo molto soddisfatti per il clima positivo e di collaborazione con cui si è svolta. Confermiamo la presentazione del piano industriale entro metà febbraio. Siamo molto soddisfatti del lavoro di verifica del consulente Protiviti che ha chiarito finalmente che le copie co-marketing rappresentano solo il 14% della diffusione totale, pratica che peraltro è stata già abbandonata (Carta: 5% - Digitale: 9%). L’altro 20% di copie esaminate ha trovato già una soluzione per l’8%. Per il restante 12% (copie multiple regolarmente pagate dai clienti) il Gruppo 24 Ore ha applicato un’ interpretazione restrittiva rispetto al regolamento di Ads ed è tuttora in fase di chiarimento».
Durante l’assemblea il presidente del Gruppo, Giorgio Fossa, in base all’audit condotta dall’esperto indipendente ha letto la comunicazione secondo la quale le copie medie giornaliere diffuse nel 2015 scendono da 375mila a 248mila. Il dato comprende sia le copie cartacee, sia quelle digitali. Negli approfondimenti sui dati diffu- sionali, letti da Fossa in assemblea su richiestaConsob,siprecisaperòcheil calo del 34% del ricalcolo affidato a Protiviti può essere scomposto: «Il datoparial14%,relativoalCo-Marketingsiacartaceochedigitale,puòconsiderarsi già accertato; le ulteriori copie,senzaindicazionediprezzoinfattura, che valgono l’8% rappresentano unacasisticachehatrovatosoluzione nel corso del 2016». Negli approfondimenti è chiarito anche il ruolo della società Di Source che portava avanti «iniziative di promozione e marketing effettuate su un data base di loro proprietà» di «persone fisiche residenti all’estero». Johnsons, invece, vendevacopiedestinateahotel,com- pagnie aeree, società ferroviarie; Edifreepress acquistava copie che venivano destinate alla consegna porta a porta nella città di Roma e Milano.
Tornando al piano industriale, il presidente Fossa ha aggiunto che «non è in ritardo. Siamo qui da 35 giorni e abbiamo un nuovo Cfo da una settimana. Per fare un piano serio non ci vogliono anni, ma qualche mese sicuramente. Se dobbiamo fare un piano come quello che abbiamo ereditato è semplice, basta riempire delle caselle. Ma né io, né l’ad Moscetti, né il cda siamo disposti a barare sul piano industriale». È in funzione del piano che sarà comunque stabilita «l’entità dell’aumento di capitale. Ora è prematuro dirlo», ha confermato Fossa chiarendo anche che la poltrona del direttore del Sole 24 Ore, Roberto Napoletano, non è in discussione. Rispondendo, infatti, a una domanda su una sua possibile uscita ha replicato: «Non è all’ordine del giorno. È chiaro però che tutti noi – ha aggiunto – il direttore, così come il sottoscritto e l’amministratore, dobbiamo rendere conto di quello che abbiamo fatto e che faremo e dei risultati che porteremo».
Per quanto riguarda invece i tempi del piano – che sarà «stand alone, nel quale valorizzeremo tutte le business unit; non abbiamo fatto un piano di dismissioni», ha detto l’ad Moscetti – Fossa ha chiarito che per l’aumento di capitale «stiamo lavorando per vedere se arriviamo prima dell’assemblea sull’approvazione del bilancio». In questo contesto, presidente e ad del Gruppo hanno affermato, parlando a margine con i cronisti,cheIlSole24Oreèdispostoavalutare in sede di aumento l’apertura del capitale a nuovi soci di minoranza sottolineando che «c’è molto interesse,nonsolodall’Italia»eprecisandoperilpianodiaver«sceltounadvisor finanziario, stiamo lavorando sulla rinegoziazione del debito». L’advisor è Guido Roberto Vitale.
Durante l’assemblea le domande dei soci hanno anche toccato l’aspetto legale, con le indagini in corso di ProcuraeConsob.«IlSole24Oresarà più di un libro aperto con Consob e Procura» ha ribadito Fossa dicendo che «la magistratura sta procedendo, ci sono indagini in corso. Valuteremo se procedere nei confronti di chi ci ha preceduto». Il cda del Sole 24 Ore, infine, ha dato mandato al nuovo ad «di raggiungere il migliore accordo» per la cessazione del mandato dell’ex ad Gabriele Del Torchio; accordo che a oggi «non è stato ancora definito».
IL PRESIDENTE Il presidente del Gruppo 24 Ore nel corso dell’assemblea dei soci: «In funzione del piano stabiliremo l’entità dell’aumento, ora è prematuro dirlo Per l’aumento di capitale stiamo lavorando per arrivare prima dell’assemblea sull’approvazione del bilancio. C’è molto interesse per la società da parte degli investitori e non solo in Italia»
L’AD «Soddisfatti che Protiviti ha chiarito che le copie di comarketing rappresentano solo il 14% della diffusione totale (Carta: 5%, Digitale: 9%), pratica che è stata già abbandonata. L’altro 20% di copie ha trovato già una soluzione per l’8%;per il restante 12% (copie multiple regolarmente pagate dai clienti) il Gruppo ha applicato una interpretazione restrittiva rispetto al regolamento Ads ed è tuttora in fase di chiarimento»