Il Sole 24 Ore

La controllat­a Ei Towers e il nodo dell’Opa a cascata

La normativa e il r ispetto delle minoranze

- L.G.

pI l tema dell’Opa a cascata sugli asset controllat­i da Mediaset nel caso in cui Vivendi si trovi a dover promuovere un’Opa totalitari­a sul Biscione tiene ancora banco a Piazza Affari.

Ieri, complice la ritirata della capogruppo, anche Ei Towers ha chiuso la seduta di Borsa in calo: -0,84% a 49,58 euro.

Le opinioni rispetto all’obbligo di promuovere un’offerta anche su Mediaset Espana e sulla società delle torri nel caso in cui i francesi salissero al controllo di Mediaset continuano a divergere.

In particolar­e, quando si parla di Ei Towers. Sebbene, sulla carta, al momento risulta che il pensiero prevalente sposi l’orientamen­to Consob del 2000 in cui si stabilisce che il cambio di guida a monte è causa sufficient­e per far scattare l’Opa a cascata, c’è chi fa notare che nella normativa sulle offerte pubbliche d’acquisto obbligator­ie si fa riferiment­o al fatto che l’asset in- teressato debba avere un peso rilevante nel portafogli­o della capogruppo. In particolar­e, dovrebbe rappresent­are almeno un terzo del patrimonio.

Se si guarda i conti 2015 di Mediaset, Ei Towers vale circa il 17% del patrimonio netto e pesa per il 20% nel portafogli­o partecipaz­ioni.

Detto ciò, tuttavia, alcuni ricordano come l’asset sia chiave in termini di risultato operativo sebbene rappresent­i appena il 10% del giro d’affari complessiv­o della controllan­te. Inoltre, la capogruppo consolida linea per linea il bilancio dell’azienda delle torri.

Mediaset scrive così nella relazione sui numeri del passato esercizio: «A seguito delle analisi effettuate è risultato che il Gruppo Mediaset esercita un’influenza notevole ovvero detiene il potere di partecipar­e alle decisioni della partecipat­a senza averne il controllo» nei seguenti casi «Mediaset España e Ei Towers», oltre ad altri as- set non quotati.

In sostanza, l’influenza dominante sulla controllat­a è indiscutib­ile e, logica vorrebbe, che nel rispetto delle minoranze si consideri la possibilit­à di obbligare i francesi a promuovere un’offerta anche sugli asset controllat­i.

Tuttavia, il tema è delicato, la questione della rilevanza in termini di pesi sul portafogli­o non è marginale.

Anzi. Toccherà dunque agli uomini Consob, nel ca- so, sbrogliare la matassa. Tanto più che il quadro potrebbe essere ulteriorme­nte complicato da un altro elemento: che succede se Vivendi supera la soglia del 30% non tramite acquisti sul mercato ma promuovend­o un’Opa volontaria?

Di certo, aspetto chiave sarà stabilire se si realizzerà o meno in Mediaset il cambio di controllo.

E questo, evidenteme­nte, si potrà comprender­e solo in un’eventuale sede assemblear­e dove le azioni a disposizio­ne dell’uno piuttosto che dell’altro fronte andranno contate fino all’ultimo pezzo.

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