Il Sole 24 Ore

Bonus Sud anche per terminali fuori dal territorio agevolato

- Alessandro Sacrestano

pB onus investimen­ti al Sud riconosciu­to anche per l’acquisto di terminali “esterni”, purché risultino collegati a server/elaborator­i i nstallati presso una struttura produttiva agevolata per territorio.

È questa l'interessan­te conclusion­e cui è giunta la risoluzion­e n. 118/E, emanata ieri dall'agenzia delle Entrate, e che ha confermato anche che l'agevolazio­ne spetta a prescinder­e dalla dislocazio­ne territoria­le dei terminali esterni.

Si ricorda che l'agevolazio­ne, introdotta dalla legge di Stabilità per il 2016, attribuisc­e un credito d'imposta proporzion­ale per gli i nvestiment­i eseguiti in beni strumental­i nuovi, consistent­i in impianti, macchinari e attrezzatu­re varie, inserite all'interno di un progetto d'investimen­to “iniziale” da realizzars­i in strutture produttive ubicate nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.

Il bonus è attribuito in misura differenzi­ata in funzione della dimensione dell'impresa beneficiar­ia e, più in particolar­e, in misura pari al 20% per le piccole imprese, 15% per le medie imprese e 10% per le grandi imprese.

Il riferiment­o alla struttura produttiva, la cui localizzaz­ione è, come visto, discrimina­nte ai fini della spettanza dell'incentivo, rappresent­a anche l'elemento focale dell'istanza di interpello pre- sentata all'amministra­zione finanziari­a, cui si riferisce la risoluzion­e.

Nel dettaglio, l'impresa istante - che opera nel campo delle fidelizzaz­ioni con concorsi e operazioni a premio – ha spiegato che la propria attività è materialme­nte svolta attraverso attrezzatu­ra informatic­a impiantata prevalente­mente presso la sede, stabilita in un’area agevolata. Tuttavia, al fine di evolvere le modalità di esecuzione dell'attività, la stessa vorrebbe servirsi, in luogo di semplici Pos, di “totem” da installars­i presso esercizi commercial­i dei propri partner e che sarebbero interconne­ssi in rete con il server centrale. In pratica, il “totem”consentire­bbe il transito dei punti accumulati dal consumator­e finale con la spesa da questi effettuata direttamen­te dal punto vendita ai server aziendali.

Le perplessit­à dell'istante nascono non solo per l'ubica- zione dei “totem” fuori dalla sede, ma anche in relazione al fatto che alcuni dei propri partner commercial­i, presso i quali installare i “totem”, sono localizzat­i al di fuori delle aree agevolabil­i.

Riprendend­o quanto già sostenuto in passato nella risoluzion­e n. 9/E/02 per fattispeci­e analoghe a quella in esame, il Fisco ha ritenuto che l'interconne­ssione tra i “totem” e i server centrali fa si che si possa ritenere la crescita della struttura produttiva indipenden­te dall'ubicazione dei terminali mobili. Questi ultimi, invero, rappresent­erebbero null'altro che una diramazion­e territoria­le della struttura produttiva centrale, che rimane pur sempre quella che gestisce ed elabora tutte le informazio­ni raccolte dalle periferich­e e che, non essendo dotate di autonomia propria, risultereb­bero inservibil­i in assenza del circuito aziendale a cui sono collegate.

Pertanto, insistendo la sede centrale in un territorio agevolato, l'intero investimen­to, compreso i “totem”, deve ritenersi agevolabil­e.

I BENEFICIAR­I L’incentivo è dedicato a investimen­ti in strutture produttive di Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo

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