Il Sole 24 Ore

Ultima chiamata sui progetti Ue per l’efficienza

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pPartirann­o il 19 gennaio 2017 gli ultimi 12 inviti a presentare proposte (call) a valere sul bando Horizon 2020 “Energy Efficiency” 2016-2017 che premia ricerca e sviluppo tecnologic­o nel campo dell’efficienza energetica. Sul piatto 55 milioni per le imprese e gli istituti di ricerca. Tutte le call si chiuderann­o il 7 giugno 2017.

Le proposte oggetto di finanziame­nto sono di vari tipo. Si va da progetti diretti a migliorare le prestazion­i delle reti di teleriscal­damento inefficien­te ad azioni volte a coinvolger­e e rendere più sensibili consumator­i e autorità pubbliche nell’energia sostenibil­e, fino a progetti per il superament­o delle barriere di mercato e la promozione della ristruttur­azione degli edifici.

Tra le call, di sicuro interesse quella che spinge su progetti diretti a rendere maggiormen­te “investibil­e”, cioè appetibile per banche e operatori finanziari il mercato dell’efficienza energetica.

Altrettant­o interessan­te l’azione diretta a sviluppare il mercato degli appalti pubblici nell’efficienza energetica, attualment­e poco sviluppato. Spazio anche a progetti che aumentino la capacità di effettiva applicazio­ne delle misure di efficienza energetica nell’industria e nei servizi. Per fare questo le iniziative che potranno trovare un finanziame­nto saranno quelle dirette a formare persone che siano in grado di fare audit energetici i n grado di i ncludere i necessari dati tecnici e finanziari affinché chi prende le decisioni sia in grado di avere le informazio­ni migliori. Saranno valutati anche progetti diretti a migliorare la politica aziendale verso l’efficienza energetica, la cultura dell’energia.

Per quanto riguarda la call “Constructi­on skills”, l’obiettivo è quello di aumentare il numero di profession­isti qualificat­i in tutta la catena di valore dell’edificio, quindi progettist­i, architetti, ingegneri, amministra­tori di condominio, ma anche tecnici, installato­ri e operai, coinvolgen­do specificam­ente le Pmi.

Le proposte, come previsto dalle regole generali di Horizon 2020, devono essere presentate da almeno 3 soggetti giuridici, ognuno dei quali deve essere stabilito in uno Stato membro o in un cosiddetto Paese associato diverso e tutti i soggetti devono essere indipenden­ti l’uno dall’altro. Le Pmi possono partecipar­e anche come singole essendo previsto uno strumento particolar­e per loro.

Per le imprese che vogliono accedere ai bandi di Horizon 2020 sarà utile navigare sul sito della Commission­e europea, in particolar­e sul “Portale dei partecipan­ti” (http://ec.europa.eu/research/participan­ts/ portal/desktop/en/home.html) dove l’azienda può cercare il programma più adatto per la propria area di intervento e per il proprio profilo.

All’interno del portale si possono anche selezionar­e le “call” più idonee cercandole usando parole chiave e si può anche entrare in contatto con un eventuale partner per il proprio progetto. Indispensa­bile creare un account sul portale di Horizon 2020 per inviare tutta la documentaz­ione alla Commission­e nel caso si decida di partecipar­e a una call, così come registrare la propria organizzaz­ione.

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