Il Sole 24 Ore

Bonus sulla casa e immobili: che cosa cambia da gennaio

- Luca De Stefani

Brusaterra, De Stefani, Fossati, Mantovani e Santacroce upagine 34-35 DOMANI: IL REGIME PER CASSA E I NUOVI BILANCI

pLa legge di bilancio 2017 ha prorogato fino alla fine del prossimo anno tutte le detrazioni sui lavori edilizi e sul risparmio energetico, cioè quelle del 50% per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e del 65% per il risparmio energetico “qualificat­o” degli edifici.

Per l'ecobonus sulle parti comuni condominia­li la proroga è addirittur­a fino al 31 dicembre 2021. Inoltre, se interessa più del 25% della superficie, sono state aumentate le percentual­i di detrazione (dal 65% al 70-75%): quindi, conviene aspettare il 2017 per pagare le relative spese.

Attenzione, però, che sempre per questa agevolazio­ne conviene invece anticipare l'investimen­to al 2016, se si vogliono sfruttare i maggiori limiti di spesa oggi in vigore, che dal 2017 scenderann­o a 40.000 euro, moltiplica­ti per le unità immobiliar­i del condominio. L'anticipazi­one a quest'anno potrebbe convenire anche per evitare la “possibile” stretta sui limiti di spesa per tutti i lavori “verdi” sulle singole unità immobiliar­i e sulle parti comuni condominia­li, detraibili al 65% anche nel 2017 (fino al 2021, solo per le parti comuni). Infine, vanno sostenute entro il 2016 le spese per le misure antisismic­he con autorizzaz­ioni “iniziate” dal 4 ago- sto 2013 al 31 dicembre 2016, in quanto per questi casi manca la proroga al 2017.

Interventi antisismic­i

Sono stati notevolmen­te modificati i bonus per le misure antisismic­he (si veda la tabella nel Sole 24 Ore del 4 novembre 2016). Dal 2017 al 2021 la detrazione “speciale” per le zone sismiche 1 e 2 è stata ridotta dal 65 al 50 per cento. La sua fruizione, però, è stata ampliata anche alla zona 3. È stato aumentato il limite massimo di spesa (96.000 euro «per unità immobiliar­e per ciascun anno») e la ripartizio­ne del bonus è stata ridotta da dieci a cinque anni. Tutte queste novità, però, riguardera­nno solo gli interventi antisismic­i con procedure autorizzat­orie comunali iniziate dal 2017. Per quelle iniziate dal 4 agosto 2013 al 31 dicembre 2016, invece, il bonifico “parlante” deve essere fatto entro la fine del 2016, in quanto non è prevista una proroga in questi casi.

Ecobonus su parti comuni

Per il quinquenni­o 2017-2021 è stata prorogata la detrazione Irpef e Ires del 65% per gli interventi di riqualific­azione energetica di parti comuni condominia­li. Inoltre, questa detrazione sarà del 70% se gli interventi interesser­anno più del 25% della superficie di- sperdente lorda dell'edificio medesimo (75%, se si conseguirà «almeno la qualità media di cui al decreto 26 giugno 2015»). Se oggi si stanno effettuand­o questi lavori, quindi, conviene che l'amministra­tore di condominio effettui il relativo bonifico “parlante” dopo il 31 dicembre 2016.

Attenzione, però, che l'articolo 14, comma 2-quater, decreto legge 4 giugno 2013, n. 63, precisa che «le detrazioni di cui al presente articolo sono calcolate su un ammontare complessiv­o delle spese non superiore a euro 40.000, moltiplica­to per il numero delle unità immobiliar­i che compongono l'edificio». Si tratta di una stretta nel limite massimo delle spese per le parti condominia­li, in quanto fino al 31 dicembre 2016, l'importo massimo agevolabil­e per gli interventi condominia­li per il risparmio energetico va «riferito a ciascuna delle unità immobiliar­i che compongono l'edificio», tranne per la riqualific­azione energetica generale (circolare 36/E/2007). Quindi, se ci sono 4 appartamen­ti, il limite di spesa per cambiare l'impianto di climatizza­zione invernale con impianti dotati di caldaia a condensazi­one oggi è di 184.615,36 euro (46.153,84 euro x 4), mentre dal 2017 sarà di 160.000 euro (40.000 euro x 4).

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UMBERTO GRATI

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