Piastrelle, lo scatto di Sassuolo Pelletteria, Arezzo segna il passo
pDuecento milioni in più. Il contributo maggiore in termini assoluti alla performance globale dei distretti italiani arriva da Sassuolo, che chiude il 2016 con volumi in forte progresso. Piastrelle che finalmente, dopo anni di caduta, ritrovano il segno più anche sul mercato interno ma che soprattutto oltreconfine incassano le maggiori soddisfazioni. Nei primi nove mesi del 2016 la crescita percentuale dell’export del distretto supera l’8%, con un terzo trimestre ancora tonico. Decisiva la scelta di produttori di posizionarsi sulla fascia più alta del mercato, come testimoniato dall’aumento a livelli record del prezzo medio di cessione, oltre i 14 euro al metro quadro.
Nella top tendei migliori distretti per crescita assoluta si trovano ben quattro aree del comparto alimentare, con crescite percentuali a doppia cifra. Olio toscano, Prosecco di Valdobbiadene, carni di Verona e caffè, confetterie, cioccolato torinese offrono nei nove mesi un contributo aggiuntivo di oltre 200 milioni di euro.
Non si arresta la corsa di una delle “star” degli ultimi anni, la pelletteria fiorentina, con la filiera di artigiani locale coinvolta a piene mani dalle maggiori griffe mondiali. Dagli “abissi” del 2009 le vendite del distretto sono infatti più che raddoppiate, arrivando nei primi nove mesi 2016 a quota 2,5 miliardi di euro.
Passando dall’altro lato della classifica, a guidare la graduatoria tra i distretti con performance negative è l’area di pelletteria e calzature di Arezzo, il cui contributo in valore assoluto alle vendite totale è in rosso per 248 milioni.
Male anche la nautica di Viareggio (-182 milioni) e l’area vasta dei metalli di Brescia, dove le vendite in nove mesi si riducono di 165 milioni.
Da segnalare anche il corale arretramento dei distretti orafi, con dati negativi per Arezzo (-33 milioni) ma soprattutto per Vicenza (- 108) e Valenza (-154 milioni). A pesare, i n particolare, è la frenata delle vendite in Cina (Hong-Kong) e soprattutto negli Emirati Arabi Uniti, che in 9 mesi riducono gli acquisti di oltre 120 milioni di euro.
Incrociando i distretti con i territori di riferimento soltanto il Nord-est riesce nel 2016 ad avere una performance positiva, con una crescita delle vendite dell’1,3% nei nove mesi, dello 0,3% nel terzo trimestre. Merito in particolare dell’Emilia Romagna, che realizza la migliore performance in termini percentuali tra le maggiori regioni esportatrici (in termini relativi primeggia il Lazio, che tuttavia ha 37 milioni di export trimestrale, rispetto ai quasi tre miliardi dell’Emilia-Romagna).
Risultato raggiunto non solo grazie a Sassuolo ma anche con il contributo dei ciclomotori di Bologna, in grado di far lievitare a doppia cifra l’export nei primi nove mesi del 2016.